Indice degli Argomenti
- Le principali criticità riguardano autorizzazioni, formati video, limiti di caricamento e accessi errati
- Quali sono i problemi più frequenti su LinkedIn Campaign Manager?
- Errori nell’impostazione dei video: dimensioni e rapporto tra pixel
- Come gestire la lunghezza del video e i sottotitoli
- Risolvere i limiti di caricamento e il numero massimo di video
- Autorizzazioni per la pubblicazione e accesso all’account pubblicitario
- Problemi di accesso con HubSpot e account connessi
- Blocco degli annunci: come disabilitare l’adblocker
- Errori generici e come contattare il supporto LinkedIn
- Gestione della fatturazione e carte di credito
- Ottimizza il lavoro in Campaign Manager, evita e previeni gli intoppi
In questo articolo parliamo di…
- Uno dei problemi più comuni riguarda la configurazione dei permessi e l’accesso agli account pubblicitari. Assicurati di verificare il ruolo assegnato (come amministratore o account manager) e di avere le giuste autorizzazioni per gestire le campagne.
- I video devono rispettare formati e specifiche tecniche ben precise. Verifica sempre la risoluzione, il rapporto tra pixel (1:1, 9:16 o 16:9) e la durata, privilegiando contenuti brevi per garantire un engagement ottimale. LinkedIn impone limiti specifici, come il massimo di 25 video caricabili in 24 ore.
- L’uso di Adblocker può interferire con il Campaign Manager. Disabilita gli strumenti di blocco annunci, tieni traccia del numero di contenuti caricati e monitora eventuali errori generici
Le principali criticità riguardano autorizzazioni, formati video, limiti di caricamento e accessi errati
Gestire una campagna su LinkedIn può aprire le porte a contatti di qualità e una visibilità impareggiabile nel mondo professionale. Ma cosa succede quando la piattaforma ti mette i bastoni tra le ruote con errori tecnici, limiti di caricamento o problemi di accesso? Lo so, non c’è niente di più frustrante di un annuncio bloccato o di un video che non si carica correttamente proprio quando tutto sembra pronto per partire.
Non preoccuparti: nelle prossime righe troverai una guida pratica e concreta per superare i principali ostacoli. Scopriremo insieme come ovviare ai problemi riguardanti gli annunci video, gestire al meglio le autorizzazioni e risolvere quei fastidiosi intoppi legati al browser. Non temere, ogni problema ha una soluzione e con i giusti accorgimenti potrai tornare a concentrarti su ciò che conta davvero: far crescere il tuo business e ottenere risultati concreti dalle tue campagne LinkedIn.
Leggi anche: Guida all’Uso del LinkedIn Campaign Manager per Campagne Pubblicitarie Efficaci
Quali sono i problemi più frequenti su LinkedIn Campaign Manager?
Hai mai tentato di orchestrare una campagna pubblicitaria di successo su LinkedIn? Se sì, sai bene che dietro la promessa di connessioni professionali e lead qualificati si cela uno strumento potente, ma a volte capriccioso: LinkedIn Campaign Manager.
Ti propongo una scena familiare: hai dedicato tempo ed energie a scolpire il messaggio perfetto, a scegliere il target ideale, hai definito il budget con attenzione, sei finalmente pronto a lanciare la tua strategia. Eppure, qualcosa si inceppa. Il video non si carica, un’impostazione sembra scomparsa, il permesso per accedere all’account pubblicitario ti viene improvvisamente negato.
Il risultato? La tua strategia rischia di naufragare.
Stai tranquillo però, non sei il solo a sentirti spaesato di fronte a un errore inaspettato o a imprevisti di natura tecnica, legati alle policy del social network e alle impostazioni di sicurezza. Innumerevoli professionisti come te si sono imbattuti in ostacoli imprevisti durante le fasi più importanti della gestione delle proprie campagne.
Dal caricamento di contenuti che sembrano non rispettare le misteriose “regole” di LinkedIn, alla frustrazione di permessi di accesso che svaniscono nel nulla all’interno di Business Manager, fino alla semplice, ma snervante, incertezza di un errore che non offre indizi sulla sua origine. Questi intoppi, apparentemente minori, possono trasformare una promettente iniziativa di marketing in una fonte di stress e perdita di tempo prezioso. Ecco perché è fondamentale avere una mappa chiara che indichi le principali insidie e, soprattutto, le vie d’uscita per superarle con successo e dare una svolta alla tua strategia su LinkedIn.
Errori nell’impostazione dei video: dimensioni e rapporto tra pixel
Gli annunci video su LinkedIn sono un’arma potentissima per catturare l’attenzione degli utenti, come sai bene. Ma che succede se il tuo video non soddisfa le specifiche tecniche della piattaforma? Te lo dico io: rischi di vedere il caricamento bloccato o il file respinto. E qui inizia la comprensibile e inevitabile frustrazione.
Devi sapere che LinkedIn richiede video con parametri precisi in termini di dimensioni, risoluzione e rapporto tra pixel. Ad esempio, il formato quadrato (1:1), verticale (9:16) o orizzontale (16:9) deve essere impostato correttamente, pena errori che rendono il contenuto inutilizzabile. Inoltre, i file troppo pesanti o con una risoluzione inadeguata potrebbero risultare distorti o poco nitidi, compromettendo l’efficacia dell’intera campagna.
La piattaforma è abbastanza chiara nel segnalare le incongruenze: un avviso a schermo ti dirà cosa non va. Ma il tempo perso a correggere questi errori può diventare un incubo, specialmente se stai lavorando con scadenze strette. Per evitarlo, è fondamentale preparare i file con attenzione fin dall’inizio. Utilizza un software di editing video affidabile o strumenti online per adeguare i tuoi contenuti alle specifiche richieste. Verifica sempre la risoluzione, il rapporto e il peso del file prima di caricarlo. Ma la questione non finisce qui…
Come gestire la lunghezza del video e i sottotitoli
Quando si parla di video su LinkedIn, la durata non è un dettaglio trascurabile. Se il tuo video supera i 15 secondi, LinkedIn ti mostrerà un promemoria: non è un blocco, ma un avviso che punta dritto al cuore del problema. I contenuti brevi, infatti, funzionano meglio. Gli utenti scorrono velocemente la piattaforma e raramente si soffermano su video troppo lunghi.
Hai una storia complessa da raccontare? Suddividila in clip brevi e incisive, accompagnate da un testo introduttivo che dia subito il contesto. Ogni secondo conta, e un messaggio chiaro e diretto può fare la differenza tra essere notato o ignorato.
Anche i sottotitoli possono trasformarsi in una piccola grande sfida. LinkedIn richiede file .srt o .vtt con una formattazione precisa. Ogni riga deve essere numerata progressivamente e i timestamp devono seguire l’ordine cronologico corretto, con una sintassi come questa: 00:00:01,000 --> 00:00:03,000
. Se sbagli, il caricamento fallisce o i sottotitoli finiscono fuori sincrono, vanificando il tuo lavoro.
Prima di caricare il file, controlla che ogni dettaglio sia al suo posto. Usa un editor di sottotitoli per verificare la struttura e assicurati che il formato rispetti gli standard richiesti. Con queste accortezze, il tuo video non solo sarà più accessibile a tutti, ma trasmetterà un’immagine professionale e curata nei minimi particolari.
Risolvere i limiti di caricamento e il numero massimo di video
Ultimo aspetto riguardo i video: sapevi che LinkedIn limita il numero di video caricabili?
Ebbene sì, ogni utente può caricarne 25 in 24 ore, tra Pagine e Campaign Manager. Se stai gestendo numerose inserzioni in un breve lasso di tempo, potresti raggiungere questa soglia e visualizzare un messaggio di errore. In quel caso, occorre aspettare il successivo rinnovo (24 ore) prima di poter ricaricare contenuti multimediali.
Piccolo consiglio pratico: se proprio devi pubblicare un nuovo video e non puoi aspettare, cerca un altro amministratore della stessa Pagina che possa caricare materiale al posto tuo, superando momentaneamente il blocco.
Sì, lo so, ti ho parlato di molti problemi riguardanti i video, perché sono tra le funzioni che creano più grattacapi tra gli utenti, ma ora passiamo a un altro tipo di inconveniente: quello delle autorizzazioni negate.
Autorizzazioni per la pubblicazione e accesso all’account pubblicitario
Per creare e pubblicare un annuncio video, o un qualsiasi contenuto sponsorizzato, naturalmente occorre disporre delle autorizzazioni adeguate, ma spesso si dimentica.
LinkedIn distingue diversi ruoli, come amministratore di Business Manager o di una Pagina. Bada bene però, non basta avere l’accesso a Business Manager per poter gestire ogni aspetto della campagna: serve verificare che l’account pubblicitario, la Pagina o i contenuti specifici siano condivisi con l’utente giusto.
Se noti che non riesci a visualizzare la Pagina o l’account pubblicitario a cui vorresti accedere, prova a verificare il tuo ruolo all’interno di Business Manager. Controlla se, come amministratore, ti sei aggiunto anche come utente dell’account.
In caso contrario, potrebbe bastare aggiungerti manualmente o chiedere a un collega di assegnarti i permessi necessari. In modo analogo, se un account pubblicitario di proprietà di un altro Business Manager non è più condiviso con il tuo, quell’account scomparirà dalla lista.
Problemi di accesso con HubSpot e account connessi
Veniamo a un’altra questione dirimente. Integrare LinkedIn Ads con strumenti come HubSpot può semplificare la gestione delle campagne multicanale, ma non sempre fila tutto liscio. Un errore di autenticazione o l’utilizzo di credenziali errate possono creare un cortocircuito, bloccando l’accesso ai tuoi account pubblicitari.
Provo a indovinare. Scommetto che hai collegato HubSpot al tuo account LinkedIn Ads, ma la piattaforma non riconosce l’account corretto, giusto?
Magari avevi effettuato il login a LinkedIn con un altro utente e il sistema ha usato automaticamente quelle credenziali per l’autenticazione. Risultato? Non trovi le campagne che dovresti gestire.
Per risolvere, apri una nuova scheda nel browser e verifica attentamente: sei collegato con l’utente giusto? Controlla l’e-mail visibile in alto a destra su LinkedIn e assicurati che corrisponda a quella utilizzata per il tuo account Ads. Se il problema persiste e la tua campagna continua a non comparire, probabilmente c’è un problema di autorizzazioni.
In questo caso, contatta un amministratore dell’account pubblicitario e richiedi l’aggiornamento del tuo ruolo, impostandoti come “manager dell’account”. Questo passaggio è essenziale per accedere a tutte le funzionalità necessarie e riprendere il controllo delle tue campagne.
Ricorda che prevenire è meglio che curare, per cui quando colleghi strumenti esterni a LinkedIn, assicurati sempre di effettuare il login con l’utente corretto fin dall’inizio. Un piccolo accorgimento che può risparmiarti ore di frustrazione.
Blocco degli annunci: come disabilitare l’adblocker
Sai qual è un altro degli errori più diffusi? Molti utenti installano software come Ghostery o AdBlock per evitare di imbattersi in pubblicità invasive. Ottima scelta, peccato però che questi strumenti, possono interferire con LinkedIn Campaign Manager, impedendo il caricamento delle sezioni dedicate alla creazione o alla modifica delle campagne.
Cosa fare in questi casi? In caso di malfunzionamenti misteriosi, la prima cosa da fare è verificare che l’adblocker sia disattivato o che contenga la piattaforma LinkedIn tra le eccezioni.
Dopo aver disabilitato il blocco, aggiorna la pagina e tenta nuovamente di collegare l’account o di editare la tua campagna. Se l’errore persiste, prova a cancellare la cache del browser o a cambiare browser, per escludere altre cause.
Errori generici e come contattare il supporto LinkedIn
Finora ti ho parlato di messaggi di errore piuttosto chiari che indicano il codice relativo all’azione non completata e suggeriscono su quale impostazione intervenire (nome della campagna, data di inizio, tipologia di annuncio e così via).
Capita però di imbattersi in errori generici, con notifiche come “Si è verificato un errore, riprova più tardi” e senza ulteriori istruzioni. In queste situazioni, conviene rivolgersi al supporto di LinkedIn, fornendo i dettagli relativi al tentativo eseguito:
- azione che stavi cercando di compiere (es. salvare l’annuncio, collegare l’account, caricare un video);
- pagina o URL dove hai incontrato il problema;
- codice di errore, se presente, ed eventuali schermate che lo documentino.
Considera che la piattaforma di assistenza di LinkedIn dispone di un servizio chat attivo in orari specifici o di un modulo web. Prima di contattarli, verifica che il problema non dipenda da un calo momentaneo del sito o da un intervento di manutenzione in corso, eventualità segnalate nelle notifiche di sistema di LinkedIn. Non dimenticare però che se disponi di un account pubblicitario gestito puoi rivolgerti direttamente al rappresentante dell’account per ricevere un supporto personalizzato.
Gestione della fatturazione e carte di credito
Prima di congedarmi vorrei parlarti di un ultimo aspetto non privo di difficoltà: la fatturazione.
Se un account è impostato con pagamento via carta di credito, può succedere che l’addebito venga rifiutato dall’istituto finanziario, provocando la sospensione dell’account pubblicitario. Mi spiace ma quando ciò accade, LinkedIn non consente di avviare o pubblicare nuove campagne. Come muoversi in questi casi?
È necessario innanzitutto contattare la banca o l’emittente della carta per chiarire il problema. Una volta risolto, occorre aggiungere di nuovo la carta o un metodo di pagamento alternativo all’interno della sezione “Impostazioni account” del Campaign Manager.
In caso di fatturazione mensile, i passaggi per aggiornare le informazioni di fatturazione potrebbero variare, poiché l’operazione viene gestita diversamente rispetto ai classici pagamenti con carta.
Leggi anche: Come creare e ottimizzare LinkedIn Video Ads per il tuo pubblico
Ottimizza il lavoro in Campaign Manager, evita e previeni gli intoppi
LinkedIn è la piattaforma ideale per raggiungere un pubblico professionale e altamente qualificato, specialmente nel settore B2B. Ma il vero successo dipende da una configurazione precisa e dalla capacità di gestire gli inevitabili ostacoli tecnici che possono rallentare il lavoro.
Riassumendo, gli errori più comuni spaziano dalla gestione dei permessi e l’accesso agli account, fino a problemi pratici legati a formati video, adblocker o criteri di fatturazione. Questi dettagli, spesso sottovalutati, possono compromettere anche le campagne più promettenti.
Per semplificare la gestione e ottimizzare le performance, strumenti come PostPickr possono essere di grande aiuto. Grazie a un’unica interfaccia, puoi pianificare e pubblicare contenuti su LinkedIn e altre piattaforme, mantenendo coerenza nello stile e nella strategia. Inoltre, le funzionalità avanzate di questi tool ti permettono di risparmiare tempo, ridurre il carico di lavoro, e soprattutto evitare errori e inconvenienti, lasciandoti libero di concentrarti sugli aspetti creativi delle campagne.
Rendi la tua gestione su LinkedIn più efficace: pianifica ogni dettaglio, anticipa gli imprevisti e sfrutta al massimo le funzionalità della piattaforma. Gestire i contenuti su LinkedIn non è solo una questione di organizzazione, ma un’opportunità per assicurarti che ogni messaggio colpisca il pubblico giusto al momento giusto. Con una strategia ben calibrata e gli strumenti adeguati, ogni ostacolo può diventare un trampolino di lancio per il successo delle tue campagne e la crescita del tuo business.
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Come risolvere i problemi con LinkedIn Campaign Manager: Domande & Risposte
Quali sono i problemi più comuni con LinkedIn Campaign Manager?
I problemi più comuni riguardano l’accesso agli account pubblicitari, errori nel caricamento dei contenuti video e difficoltà nella gestione delle autorizzazioni. Verifica sempre che il formato dei video sia corretto, che i ruoli siano assegnati in modo adeguato e che gli strumenti esterni siano configurati correttamente.
Come risolvere errori di caricamento dei video su LinkedIn?
Per evitare errori di caricamento, assicurati che i video rispettino i formati richiesti da LinkedIn (1:1, 9:16 o 16:9), che la risoluzione sia adeguata e che i file non superino il peso massimo consentito. Inoltre, verifica che i sottotitoli siano formattati correttamente con timestamp in ordine cronologico.
Cosa fare se non si riesce ad accedere al proprio account pubblicitario?
Se non riesci ad accedere al tuo account pubblicitario, controlla che il tuo ruolo all’interno di Business Manager sia correttamente configurato. Assicurati di essere impostato come “manager dell’account” e che l’accesso sia stato condiviso correttamente. In caso di problemi persistenti, contatta l’amministratore dell’account o il supporto LinkedIn.