In questo articolo si parla di…

  • X premia chi genera engagement direttamente sulla piattaforma. I link esterni riducono la visibilità, mentre le risposte ai tweet hanno un impatto enorme: una singola risposta può valere come 27 tweet, mentre la risposta dell’autore originale può raggiungere il valore di 75 tweet in termini di esposizione algoritmica.
  • I tweet con immagini e video ricevono una spinta algoritmica superiore rispetto ai semplici post testuali. Inoltre, mantenere una coerenza tematica aiuta X a individuare il pubblico giusto, migliorando la distribuzione dei contenuti verso utenti realmente interessati.
  • La piattaforma traccia le interazioni precedenti per proporre contenuti più pertinenti agli utenti. Un rapporto equilibrato tra follower e following, un tone of voice costruttivo e l’assenza di segnalazioni negative migliorano la credibilità dell’account, aumentando la visibilità organica.

Dalle risposte che contano più dei post ai link penalizzati, ecco cosa devi sapere sulle nuove logiche della piattaforma

Ti ricordi Twitter? Sembra un’era geologica fa, vero? Eppure, non è passato così tanto tempo da quando cinguettavamo pensieri in 140 caratteri, rincorrevamo l’ultimo trend topic e costruivamo conversazioni fulminee in tempo reale. Ma da quando Elon Musk ha messo le mani sulla piattaforma nell’ottobre 2022, qualcosa è cambiato, anzi, è cambiato tutto.

Tra nomi che cambiano, spunte blu a pagamento e un generale senso di spaesamento per molti utenti affezionati, c’è un elemento che più di ogni altro ha segnato un punto di non ritorno: il nuovo algoritmo.

Sì, perché è proprio nel cuore di X, nel meccanismo che seleziona e ordina i contenuti che vedi nel tuo feed “Per te”, che si nasconde la vera rivoluzione. Capire come funziona questo algoritmo significa capire cosa è diventata oggi X e, soprattutto, come lavorare in questo nuovo panorama.

Perché, mettiamola così, sebbene in qualche angolo remoto della piattaforma possa ancora comparire la parola “Twitter”, ciò che stai usando adesso è qualcosa di profondamente diverso. È un’entità nuova, con regole nuove.

Leggi anche: Quando postare su X (ex Twitter) per ottenere maggiore visibilità

Immergersi nel nuovo algoritmo di X: capire il cambiamento

Anch’io, come te, mi sono ritrovato spaesato di fronte a questo cambiamento. Vedevo il mio feed popolarsi di contenuti inaspettati, utenti sconosciuti emergere dal nulla e le interazioni con i miei tweet prendere una piega diversa. Così, ho cercato di scavare un po’ più a fondo, di analizzare il nuovo algoritmo di “raccomandazione” di X per capire cosa fosse cambiato realmente.

Ho cercato di mettere insieme i pezzi del puzzle, concentrandomi sugli aspetti più pratici, quelli che hanno un impatto diretto sulla tua esperienza e sulla tua visibilità sulla piattaforma. E quello che ho scoperto è piuttosto interessante, e soprattutto, utile per te che vuoi continuare a usare X in modo efficace.

La prima cosa da capire è che l’algoritmo di X ora ragiona in modo diverso rispetto al passato. Non si limita più a mostrarti i tweet delle persone che segui in ordine cronologico, ma seleziona attivamente i contenuti che ritiene più interessanti per te, basandosi su una serie di fattori. E qui arriviamo al punto cruciale: quali sono questi fattori? E come puoi sfruttarli a tuo vantaggio?

Immagine evocativa di un computer con un punto di domanda nel desktop a simboleggiare il mistero dell'algoritmo | PostPickr

Consigli pratici per comprendere l’algoritmo di X (e agire di conseguenza)

Partiamo da un consiglio pratico: dimentica i link esterni, almeno per quanto riguarda la visibilità organica. Sembra che l’algoritmo di X abbia una netta preferenza per i contenuti “interni”, ovvero quelli che mantengono l’utente all’interno della piattaforma.

Ciò significa che se vuoi che i tuoi tweet vengano mostrati a un pubblico più ampio, è meglio evitare di inserire link che rimandano a siti esterni. Privilegia invece i tweet “puri”, testi concisi e magari accompagnati da immagini o video.

E a proposito di interazioni, preparati a dare un peso enorme alle risposte. Hai capito bene: le risposte ai tweet sono diventate incredibilmente importanti. In pratica, avviare e alimentare conversazioni sotto i tuoi tweet è diventato un vero e proprio booster di visibilità. Quindi, il consiglio è chiaro: scrivi tweet che invitino alla discussione, e soprattutto, sii reattivo e rispondi prontamente ai commenti, soprattutto nelle prime ore dopo la pubblicazione.

Un’altra strategia che puoi adottare è quella di focalizzarti su contenuti multimediali. L’algoritmo sembra premiare molto i tweet con immagini e, ancora di più, quelli con video. Quindi, se hai qualcosa da dire, valuta se puoi esprimerlo anche attraverso un contenuto visivo. E ricorda, sempre senza link esterni, almeno nel tweet principale. Se proprio devi inserire un link, potresti adottare la vecchia tattica “link in bio” che andava forte su Instagram qualche tempo fa. Anche se, sinceramente, l’efficacia di questa strategia su X è ancora tutta da valutare.

Strategie e fattori chiave per la visibilità su X

C’è un altro aspetto da considerare: la storia delle interazioni. Se un utente ha già interagito con i tuoi tweet in passato, magari con retweet, like o risposte, è molto probabile che l’algoritmo spinga i tuoi nuovi contenuti verso quella persona. In pratica, l’algoritmo “impara” dai tuoi comportamenti e cerca di mostrarti contenuti che ti potrebbero interessare, basandosi sulle tue interazioni precedenti.

Questo significa che costruire una community di utenti attivi e fedeli, che interagiscono regolarmente con i tuoi tweet, è fondamentale per aumentare la tua visibilità nel lungo periodo.

E qui si apre un bivio strategico: meglio diversificare i temi trattati o rimanere fedeli a una nicchia specifica? In passato, la tendenza era quella di consigliare la diversificazione, per intercettare un pubblico più ampio. Ma con il nuovo algoritmo di X, potrebbe essere più efficace concentrarsi su un tema specifico.

Perché?

Perché in questo modo, l’algoritmo può identificare più facilmente la tua “nicchia” di pubblico interessato ai tuoi contenuti, e promuovere i tuoi tweet in modo più mirato tra quegli utenti che hanno già mostrato interesse per argomenti simili.

Un altro elemento determinante è la tua “reputazione” agli occhi dell’algoritmo. Sì, hai capito bene, anche su X, come in ogni ecosistema digitale che si rispetti, la reputazione conta. L’algoritmo valuta i tuoi contenuti anche in base alle reazioni che suscitano. Se i tuoi tweet vengono segnalati frequentemente, o se le tue conversazioni degenerano in polemiche sterili o addirittura offensive, l’algoritmo potrebbe penalizzarti, limitando la visibilità dei tuoi contenuti. Quindi, mantieni un tono costruttivo, evita polemiche inutili e cerca di creare interazioni positive e coinvolgenti.

E poi, c’è la questione del rapporto follower/following. Sembra che l’algoritmo tenga conto anche di questo fattore. Se segui molte più persone di quante ti seguono, la visibilità dei tuoi contenuti potrebbe essere limitata. Al contrario, se hai un buon numero di follower rispetto alle persone che segui, l’algoritmo potrebbe interpretarlo come un segnale di autorevolezza e premiare i tuoi tweet con maggiore visibilità.

Un computer portatile con nello sfondo il logo di X/Twitter | PostPickr

Ultime novità algoritmiche: tempo di vita dei tweet, hashtag e Meta

Infine, una novità interessante riguarda la durata della “vita” di un tweet. Se in passato Twitter era tutto basato sulla velocità e sull’immediatezza del tempo reale, ora sembra che l’algoritmo abbia esteso la finestra di visibilità di un contenuto ritenuto valido a 24-48 ore. Un cambiamento significativo, che avvicina X ad altre piattaforme come TikTok, dove la viralità dei contenuti può durare anche giorni.

E gli hashtag? Un’altra istituzione storica di Twitter che sembra aver perso un po’ del suo smalto. Non che siano completamente inutili, ma l’algoritmo sembra attribuire loro meno importanza rispetto al passato. La regola non scritta sembra essere quella di utilizzarne al massimo uno per tweet, e comunque, le parole precedute dall’hashtag hanno ora meno rilevanza algoritmica.

Dulcis in fundo, una vera e propria “black list” algoritmica: tutto ciò che contiene il nome della nuova app di Meta, Threads. X sembra aver messo in atto un vero e proprio divieto, penalizzando la visibilità di tutti i contenuti che menzionano la piattaforma rivale, e addirittura rallentando l’apertura di link che rimandano a siti o social media “nemici”. Un atteggiamento che, per certi versi, ci riporta indietro di vent’anni, alle prime battaglie tra colossi del web.

Leggi anche: Marketing su Twitter/X: come costruire una strategia efficace e coinvolgente

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Insomma, come avrai capito, il nuovo algoritmo di X ha cambiato radicalmente le carte in tavola. Le regole del gioco sono nuove, e per giocare in modo efficace, devi conoscerle e adattare le tue strategie di conseguenza. Ma non temere, non sei solo in questa nuova avventura digitale.

Se vuoi davvero padroneggiare le dinamiche di X e degli altri social media, e ottimizzare la tua presenza online, ti consiglio di dare un’occhiata a PostPickr.

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Algoritmo di X/Twitter: Domande & Risposte

Come funziona il nuovo algoritmo di X?

L’algoritmo di X non mostra più i tweet in ordine cronologico, ma seleziona i contenuti più rilevanti per ogni utente in base alle interazioni passate, al tipo di contenuto (testo, immagini, video) e all’engagement che genera. I tweet che stimolano conversazioni e risposte hanno maggiore visibilità.

Quali contenuti vengono favoriti dall’algoritmo di X?

L’algoritmo favorisce i contenuti che mantengono gli utenti sulla piattaforma, quindi è meglio evitare link esterni. Inoltre, i tweet con immagini e video ricevono maggiore visibilità, così come quelli che generano molte risposte e interazioni.

Come migliorare la visibilità su X?

Per migliorare la visibilità su X è consigliato pubblicare contenuti che stimolino discussioni, rispondere attivamente ai commenti, utilizzare immagini e video e creare una community di utenti fedeli. È anche importante mantenere un buon rapporto tra follower e following per essere considerati autorevoli dall’algoritmo.