Comprendere le funzioni di navigazione di YouTube aiuta ad aumentare le impressioni

Ti piace vincere facile?

Mi viene spontaneo citare questo famoso slogan di un noto spot televisivo nostrano ogni volta che si parla di algoritmi inerenti ai social media. E sai una cosa? Per YouTube non faccio eccezione. Forse lo avrai notato: il web è pieno zeppo di improbabili ricette miracolose che svelerebbero la conoscenza totale dell’algoritmo di YouTube. Beh, io non voglio illuderti di avere la bacchetta magica (ah, per la cronaca, nessuno ce l’ha); pertanto non ti prometto alcun segreto o scoperta sensazionale. 

In questo articolo ti parlerò semplicemente degli aspetti che, stando ai risultati, possono aiutare i tuoi video a soddisfare i parametri dell’algoritmo del portale di video sharing più popolare del mondo e a posizionarsi bene nei risultati di ricerca e nei suggerimenti (con l’aiuto di un tool per la gestione dei social).

 

Come aumentare le impressioni su YouTube

 

Come funziona l’algoritmo di YouTube

A tutti piacerebbe sapere come funzionano i ‘consigliati’ di YouTube e in che modo si possa avere la certezza di posizionare i propri video in cima ai risultati di ricerca sulla piattaforma. Beh, devo darti una notizia: nessuno può sapere con estrema precisione quali schemi segua l’algoritmo di YouTube.

Pensaci un attimo: se fosse così semplice scoprirlo, in teoria tutti i creator di video avrebbero in mano la chiave per il successo sul portale di condivisione di video più famoso del mondo. Ecco, uno scenario simile fa parte della fantascienza, non del mondo reale. Ad ogni modo, voglio tranquillizzarti. Sebbene nessuno sappia come funziona per filo e per segno l’algoritmo di YouTube, che peraltro è soggetto a continui aggiornamenti e variazioni, attraverso lo studio e l’osservazione è possibile intuire quali possano essere le best practice per entrare nelle sue grazie.

Inoltre, interpretare i segnali che determinano la buona classificazione dei video è di grande importanza strategica perché i contenuti di YouTube vengono mostrati anche nei risultati di ricerca di Google, azienda che dal 2006 è proprietaria della piattaforma.

Ma ora vediamo quali sono i principali aspetti di cui YouTube tiene conto per strutturare le liste dei video e i suggerimenti.

Leggi anche: Come condividere i video YouTube su Instagram: guida breve

 

I fattori che influenzano il posizionamento e le visualizzazioni dei video

Partendo dagli aspetti tecnici, devi sapere che per certi aspetti l’algoritmo di YouTube funziona in modo analogo a quello di Google. Titolo e descrizione del video, infatti, rappresentano una sorta di biografia cifrata del contenuto, e YouTube li analizza per profilarli e renderli visibili agli utenti potenzialmente interessati. Anche il nome del file gioca il suo ruolo, in quanto funge quasi da secondo titolo. 

Una volta che un video viene pubblicato, il lavoro dell’algoritmo entra nel vivo perché inizia ad analizzare le reazioni e i comportamenti delle persone. E chi meglio degli utenti può fornire alla piattaforma le informazioni necessarie a capire se un contenuto è interessante, utile, divertente, coinvolgente? YouTube ha tutto l’interesse del mondo a posizionare in alto i video che ricevono molte visualizzazioni, commenti e condivisioni; dunque, per strutturare la classifica dei risultati di ricerca e inserire un video nei suggerimenti, tiene conto delle interazioni che questo genera e del tempo che le persone spendono nella sua visione. Molti contenuti, infatti, vengono abbandonati dopo pochi secondi per svariate ragioni (cattiva qualità dell’audio o del video, incongruenza con l’intento di ricerca, e via dicendo).

YouTube tende a identificare un video come ‘buono’ se gli utenti non lo abbandonano dopo un minuto di riproduzione; inoltre, l’algoritmo prende in considerazione anche i risultati che questo evidenzia nelle 48 ore successive alla pubblicazione e lo premia se l’engagement da esso creato è dimostrato dalle interazioni.

Alla luce di questi fattori, cosa puoi fare affinché i tuoi contenuti vengano profilati positivamente dall’algoritmo? Ragioniamoci su.

 

Visualizzazioni YouTube

 

Come crescere su YouTube? Con contenuti interessanti e ottimizzati 

Tornando agli aspetti tecnici, la prima azione che tu possa compiere per gettare le basi per una buona profilazione è curare la SEO, ottimizzando il titolo del video, la sua descrizione e il nome del file con le giuste parole chiave. Dal punto di vista della realizzazione del video, faresti bene a prestare attenzione alla qualità delle immagini e del sonoro. Un fattore che contribuisce all’ok di YouTube è la presenza di sottotitoli, in quanto questi rendono il video accessibile anche agli utenti con problemi all’udito o non masticano la tua lingua alla perfezione.

Anche la lunghezza dei contenuti può incidere sul posizionamento. Si stima, infatti, che i video con una durata media che va da 5 a 8 minuti generino un coinvolgimento maggiore rispetto a quelli più brevi o più lunghi. Tendenzialmente, i video che hanno questa caratteristica ottengono più visualizzazioni e interazioni; di conseguenza, le probabilità che l’algoritmo li premi salgono.

Resta inteso che alla base di tutto debba esserci un video in grado di soddisfare gli utenti. Ciò significa che, oltre ad avere qualità dal punto di vista tecnico, anche il suo contenuto deve rappresentare una risorsa per chi lo guarda (è inutile realizzare un video tecnicamente perfetto che promette una soluzione a un problema se poi i primi due minuti annoiano o sfiduciano l’utente). A proposito di fiducia, la soddisfazione di chi guarda un video facilita una delle azioni che premiano maggiormente la sua profilazione da parte dell’algoritmo, ovvero l’aggiunta alla lista dei preferiti.

Tieni sempre a mente questi aspetti quando ti appresti a realizzare e caricare un video su YouTube.

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In conclusione

Ora che sai qualcosina in più sull’algoritmo di YouTube, non hai più scuse. Puoi andare alla conquista del ‘Tubo’ con un livello di consapevolezza maggiore. Tuttavia, devi sapere che per ottenere buoni risultati in termini di visualizzazioni e interazioni faresti bene a sfruttare tutti i social media. Come? Condividendo i tuoi video su Facebook, Instagram, Twitter, ecc. In questo modo la diffusione dei tuoi contenuti sarà più rapida e avrai accesso a un bacino d’utenza molto più ampio.

Certo, seguire molti canali social è una roba impegnativa. Ma per farlo in modo professionale ed efficace puoi affidarti a un tool per il social media management funzionale e intuitivo. Postpickr, il nostro software sviluppato completamente in lingua italiana, è uno dei più amati dai professionisti dei social media nel nostro Paese.

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