“È difficile fidarsi di ciò che non capisci” – ha dichiarato Instagram. Per sfatare molte idee sbagliate sul suo famigerato algoritmo, la piattaforma social ne ha finalmente svelato il funzionamento. 

 

 

 

Fare più luce sul funzionamento di Instagram

Alzi la mano chi di voi non si è chiesto, almeno una volta: “Come funziona l’algoritmo di Instagram?”, oppure: “Perché alcuni dei miei post ottengono più visualizzazioni di altri?”, per non dire: “In che modo Instagram decide cosa mostrarmi in Esplora?”.

Tutte domande che nascono dal desiderio di sfruttare a proprio vantaggio queste conoscenze, nonostante le tante risposte circolate finora si siano basate su supposizioni mai confermate dalla piattaforma social.

Lo scorso 8 giugno però, è stata Instagram stessa a fare finalmente un po’ di chiarezza, attraverso un lungo articolo sul blog ufficiale scritto dal CEO Adam Mosseri ed intitolato “Shedding More Light on How Instagram Works”.

L’articolo inizia sfatando il mito del famoso “The Algorithm“:

“Uno dei principali malintesi che vogliamo chiarire è l’esistenza di “The Algorithm”. Instagram non ha un solo algoritmo che sovrintende a ciò che le persone fanno e vedono nell’app. Utilizziamo piuttosto una varietà di algoritmi, classificazioni e processi, ciascuno con il proprio scopo.

Instagram ha ufficializzato quello che molti supponevano, ovvero che per ogni utente c’è un’esperienza personalizzata sulla base delle proprie preferenze. Questo perché:

“Nel 2016, le persone perdevano il 70% di tutti i loro post nel Feed, inclusa quasi la metà dei post dei loro contatti stretti. Abbiamo quindi sviluppato e introdotto un feed che classificava i post in base a ciò che ti interessava di più.

 

Ogni sezione dell’app – Feed, Explore, Reels – utilizza un proprio algoritmo, su misura per ogni utente. Le persone tendono a cercare i loro amici più cari nelle Storie, ma vogliono scoprire qualcosa di completamente nuovo in Esplora. Classifichiamo le cose in modo diverso nelle diverse parti dell’app, in base a come le persone le usano.”

 

Come funziona il “ranking” nel Feed e nelle Storie

Nel corso degli anni Instagram ha compreso che sia nel Feed che nelle Storie le persone vogliono vedere i contenuti di coloro che gli sono “vicini”, come amici e famigliari.

Per far ciò, Instagram costruisce un ranking (classifica) dei contenuti che parte con la selezione dei contenuti recenti condivisi dalle persone seguite (ad esclusione dei post sponsorizzati).

Si passa quindi alle informazioni relative al contenuto: chi ha postato cosa e le tue preferenze. Questi sono solo alcuni dei “segnali” che Instagram analizza, ce ne sono migliaia ed includono di tutto: dall’ora in cui è stato condiviso un post, all’utilizzo di un dispositivo mobile o del Web.

I segnali più importanti, più o meno in ordine di importanza, sono:

  1. Informazioni sul contenuto: quanto è popolare il post (quanti like ha ricevuto), quando è stato postato, quanto dura (se è un video), la geolocalizzazione e se qualcuno è stato taggato.
  2. Informazioni sulla persona che lo ha postato: permettono ad Instagram di capire quanto quel profilo potrebbe interessarti e quanto spesso le persone hanno interagito con quel profilo nelle settimane precedenti.
  3. La tua attività: aiuta a capire a cosa potresti essere interessato e include segnali come la frequenza dei like a quel tipo di contenuto.
  4. La cronologia di interazioni con una persona: permette ad Instagram di capire quanto sei interessato a vedere i post di un profilo in particolare. Se ad esempio commenti ogni post di quel profilo, ti verrà mostrato molto più spesso.

A partire da qui, si fanno una serie di previsioni:

“Si tratta di fare ipotesi plausibili sulla probabilità di interagire con un post in modi diversi. Ce ne sono all’incirca una dozzina. Nel Feed, le cinque interazioni che esaminiamo più da vicino sono la probabilità che tu possa dedicare qualche secondo a un post, commentarlo, mettere mi piace, salvarlo e toccare la foto del profilo.

 

Più è probabile che tu intraprenda un’azione, più aumenterà il peso di quell’azione, più in alto vedrai il post.

Ci sono però delle eccezioni: per esempio Instagram cerca di evitare di mostrare troppi post dello stesso profilo di seguito.

All’inizio Instagram dava meno peso alle storie in cui era condiviso un post del feed, perché si pensava che gli utenti preferissero vedere contenuti originali. Ma in seguito ad alcuni eventi sociali, dalla Coppa del Mondo ad alcuni episodi di tensione sociale, Instagram si è reso conto che le persone condividevano molti post sugli avvenimenti importanti e si aspettavano che le loro storie avessero più visibilità. Per cui si è deciso di fare un passo indietro e ridare visibilità alle storie contenenti post ricondivisi dal feed.

Infine Instagram ha sottolineato che:

“Nel caso in cui si condividano informazioni false, quindi qualcosa che i fact checkerr di terze parti etichettano come disinformazione, non lo rimuoviamo, ma applichiamo un’etichetta e mostriamo il post più in basso sia nel Feed che nelle Storie. Se hai pubblicato informazioni errate più volte, potremmo rendere più difficile la ricerca di tutti i tuoi contenuti.

 

Vogliamo sempre essere inclini a lasciare che le persone si esprimano, ma quando qualcuno pubblica qualcosa che può mettere a repentaglio la sicurezza di un’altra persona, interveniamo. Abbiamo linee guida della community che si applicano non solo a Feed e Storie, ma a tutto Instagram. 

 

Come funziona la pagina “Esplora”

La pagina “Esplora” è stata progettata per aiutare gli utenti a scoprire nuovi contenuti:

La griglia è composta da consigli – foto e video che troviamo per te – che è molto diverso dal Feed e dalle Storie, dove la stragrande maggioranza di ciò che vedi proviene dagli account che segui.

Ma in cosa si traduce tutto questo nella pratica?

Si parte da un profilo con cui interagisci spesso, poi si va a vedere quali altre persone interagiscono spesso con lui, si cercano quali sono i loro interessi e una volta individuati li mostrano a te! 

Significa che se sei interessato ai ravioli potresti vedere post su argomenti correlati, come gyoza e dim sum, senza che si necessario per noi capire di cosa tratta nello specifico ciascun post.

Una volta trovato un gruppo di foto e video che potrebbero interessarti, Instagram procede ad ordinarli in base a quanto pensa che tu sia interessato a ciascuno di essi, proprio come accade per Feed e Storie. Il modo migliore per indovinare quanto sei interessato a qualcosa è prevedere quanto è probabile che tu compia una azione su quel post, come mettere un Mi piace, salvarlo, condividerlo.

I segnali più importanti, più o meno in ordine di importanza, sono:

  1. Informazioni sul post: quanto sembra popolare il post, quindi quante persone e quanto velocemente mettono like, commentano, condividono e salvano il post (questi segnali sono molto più importanti in Esplora che nel Feed o nelle Storie).
  2. Le tue interazioni con la persona che ha postato: se non segui un profilo, ma in passato hai messo un like o hai salvato un suo contenuto, Instagram te lo mostrerà con più probabilità in Esplora perché così si fa un’idea di quanto potresti essere interessato a ciò che hanno condiviso.
  3. La tua attività: ovvero quali post ti sono piaciuti, quali hai salvato o commentato e come hai interagito con i post in Esplora in passato.
  4. Informazioni sulla persona che ha postato: il numero di interazioni che quel profilo ha ricevuto nelle ultime settimane, che poi permettono di attingere contenuti interessanti da una gamma più vasta di persone.

Poiché in “Esplora” si visualizzano contenuti di persone che non segui, le linee guida di Instagram sono più rigide, per non permettere all’utente di incorrere in post poco piacevoli:

“Oltre alle nostre Linee guida della community, abbiamo regole per ciò che consigliamo in pagine come Esplora. Le chiamiamo «Linee guida per i suggerimenti». Includono regole su come evitare post potenzialmente irritanti o sensibili. Ad esempio, tendiamo a non mostrare contenuti che promuovono il tabacco o l’uso dello svapo in questa sezione.”


Come funziona l’algoritmo per i Reels

I Reels sono stati progettati per far divertite l’utente. Proprio come per “Esplora”, la maggior parte di ciò che è presente in questa pagina proviene da account che non segui. Quindi, anche in questo caso, l’algoritmo applica un processo molto simile a quello di “Esplora”, cercando prima i Reels che Instagram pensa possano piacerti, e poi li ordina in base a quanto pensa siano interessanti per te.

Con i Reels, tuttavia, ci concentriamo specificamente su ciò che potrebbe intrattenerti. Esaminiamo le persone e chiediamo se trovano un particolare reel divertente o meno e impariamo dai feedback per capire sempre meglio cosa farà divertire le persone, con un occhio ai creators più piccoli.

I segnali più importanti, più o meno in ordine di importanza, sono:

  1. La tua attività: a quali Reels hai messo like, commentato o interagito recentemente, per capire quali contenuti potrebbero essere rilevanti per te.
  2. Le cronologia delle interazioni passate con la persona che ha postato: è molto probabile che il Reel sia stato realizzato da qualcuno che non conosci, ma se hai interagito con loro questo permette ad Instagram di capire quanto potresti essere interessato a ciò che hanno condiviso.
  3. Informazioni sul Reel: sono segnali sul contenuto all’interno del video come la traccia audio, la qualità del video basata sui pixel e interi fotogrammi, nonché sulla popolarità.
  4. Informazioni sulla persona che ha postato: la popolarità di un profilo permette a Instagram di trovare contenuti interessanti da proporre a sempre più persone.

Inoltre, anche in questo caso:

“Le stesse linee guida di raccomandazione che si applicano ad “Esplora” si applicano ai Reels. Evitiamo inoltre di consigliare Reels a bassa risoluzione, incentrati su questioni politiche o realizzate da personaggi politici, partiti o funzionari governativi, o per loro conto.”

 

Come funziona lo Shadowban

Un argomento molto dibattuto è quello dello “Shadowban”, ovvero l’accusa mossa al social di “oscurare” o “zittire” alcuni account, ed anche su questo Instagram ha provato a dare la propria versione dei fatti:

È un termine ampio che le persone usano per descrivere esperienze diverse che hanno su Instagram. Riconosciamo di non aver sempre fatto abbastanza per spiegare perché rimuoviamo i contenuti quando lo facciamo, cosa è raccomandabile e cosa no e come funziona Instagram in generale. Di conseguenza, comprendiamo che le persone arriveranno inevitabilmente alle proprie conclusioni sul motivo per cui è successo qualcosa e che tali conclusioni potrebbero lasciare le persone confuse.

E poi sottolinea:

Abbiamo anche sentito dire che le persone considerano i loro post che ottengono meno Mi piace o commenti come una forma di “shadowbanning”. Non possiamo prometterti che raggiungerai costantemente la stessa quantità di persone quando pubblichi. La verità è che la maggior parte dei tuoi followers non vedrà ciò che condividi, perché la maggior parte di loro guarda meno della metà del proprio feed. Ma possiamo essere più trasparenti sul motivo per cui rimuoviamo le cose quando lo facciamo. Stiamo sviluppando notifiche in-app migliori in modo che le persone sappiano sul momento perché, ad esempio, il loro post è stato rimosso .

 

Come influenzare i contenuti che vediamo su Instagram

Ed eccoci giunti alla domanda delle domande: considerati tutti i presupposti precedenti, possiamo in qualche modo influenzare ciò che vediamo su Instagram? 

Ebbene, la risposta è una ed è molto semplice: il modo in cui usiamo Instagram influenza pesantemente le cose che vediamo e non vediamo.

Per migliorare la nostra esperienza d’uso dobbiamo semplicemente interagire di più con i profili e i post che ci piacciono, ma ci sono alcune azioni più concrete che si possono mettere in atto: 

  1. Fare una lista degli amici stretti: puoi selezionare i tuoi amici più stretti per le storie. Questa funzione, infatti, è stata progettata per consentirti di condividere contenuti solo con le persone più vicine a te, ma automaticamente Instagram darà anche la priorità a questi amici sia nel Feed che nelle Storie.
  2. Silenzia le persone che non ti interessano: Puoi silenziare un account se desideri smettere di vedere ciò che condivide o smettere di seguirlo del tutto.
  3. Contrassegna i post consigliati come “Non interessato”: Ogni volta che vedi un suggerimento, sia in Esplora che nel Feed, puoi segnalare che non sei interessato a quel post. Aiuterai Instagram a capire meglio quali sono i post che ti interessano veramente.

Fornire maggiori informazioni su come i contenuti vengono classificati, mostrati e moderati su Instagram è solo una parte dell’algoritmo.

Naturalmente, Instagram lavora quotidianamente per modellare l’esperienza di ogni utente in base a ciò che piace.

In che modo? Lo scopriremo solo… scorrendo! 😅

 

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