In questo articolo parliamo di…

  • Prima di avviare una campagna, è fondamentale sapere cosa vuoi ottenere: generazione di lead, aumento della notorietà del brand o traffico al sito. Questa scelta influenzerà ogni aspetto della configurazione e delle tattiche da adottare.
  • Grazie agli strumenti precisi di segmentazione offerti dalla piattaforma, puoi raggiungere il pubblico più pertinente per il tuo business. Personalizza il tuo target in base a ruolo, settore, competenze e interessi per massimizzare i risultati.
  • Monitora e ottimizza costantemente le tue campagne. Il Campaign Manager non è un processo automatico da impostare e dimenticare. Analizza le performance regolarmente, testa varianti di annunci e apporta miglioramenti per ottenere un ROI sempre più alto.

Dall’organizzazione dei gruppi di campagne alla scelta degli obiettivi, passando per la gestione del budget e il targeting avanzato. Ecco come strutturare una campagna LinkedIn che converte.

Se stai pensando di far crescere il tuo business, trovare nuovi clienti o semplicemente farti notare nel mondo professionale, LinkedIn per aziende è una miniera d’oro. Ma, diciamocelo, navigare nella sua piattaforma pubblicitaria, il famoso Campaign Manager, può sembrare un labirinto all’inizio.

Non temere! Questa guida è pensata proprio per te, per spiegarti come configurare il LinkedIn Campaign Manager in modo semplice e veloce, senza farti venire il mal di testa.

Portatile connesso a LinkedIn | Postpickr

Creazione dell’account pubblicitario e configurazione iniziale: Pronti, partenza, via!

Ok, partiamo dalle basi.

Per tuffarti nel mondo delle campagne LinkedIn, la prima cosa da fare è accedere al Campaign Manager. Se non hai mai messo piede da queste parti, niente panico: la creazione di un account è gratuita e abbastanza intuitiva.

Vai sulla pagina di LinkedIn Advertising e cerca l’opzione per creare un account pubblicitario. Una volta dentro, vedrai un pulsante bello grande con scritto “Crea”. Cliccandoci sopra e selezionando “Campagna”, verrai catapultato nella schermata dove la magia (o meglio, la strategia) inizia a prendere forma.

A questo punto, LinkedIn ti chiederà di scegliere o creare un “Gruppo di Campagne”. Pensa ai gruppi di campagne come a dei raccoglitori virtuali per tenere in ordine le tue future iniziative pubblicitarie. Se sei un novellino, dovrai compilare qualche informazione di base come il nome del gruppo e alcune impostazioni generali. Fidati, avere i tuoi gruppi ben organizzati ti salverà un sacco di tempo e confusione in futuro.

Leggi anche: Problemi con LinkedIn Campaign Manager Ecco come risolverli in modo semplice e veloce

Definizione degli obiettivi: Cosa vuoi ottenere veramente?

Immagina di salire su una macchina senza sapere dove vuoi andare. Finiresti per vagare senza meta, giusto?

Ecco, con le campagne pubblicitarie è la stessa cosa. Prima di premere l’acceleratore, devi avere ben chiaro qual è la tua destinazione, il tuo obiettivo.

LinkedIn ti mette a disposizione diverse opzioni, pensate per risultati specifici. Vuoi far conoscere il tuo brand a un pubblico più ampio? Allora l’obiettivo di “Notorietà del brand” potrebbe fare al caso tuo. Se invece la tua priorità è raccogliere contatti di persone potenzialmente interessate ai tuoi prodotti o servizi, punterai sulla “Generazione di lead”. E se il tuo scopo finale è spingere le persone a compiere un’azione specifica sul tuo sito web, come un acquisto o una registrazione, allora l’obiettivo di “Conversioni” è quello giusto.

La scelta dell’obiettivo è fondamentale perché influenzerà il tipo di annunci che potrai creare, le funzionalità a tua disposizione e persino le strategie di offerta che potrai utilizzare. Quindi, prenditi un momento per riflettere bene su cosa vuoi ottenere dalla tua campagna prima di fare la tua scelta.

Impostazione del budget e della pianificazione: Quanti soldi vuoi investire e per quanto tempo?

Passiamo al sodo, parliamo di soldi. Stabilire un budget è cruciale per non ritrovarsi con brutte sorprese e per assicurarsi che la tua campagna abbia la benzina necessaria per raggiungere i suoi obiettivi.

LinkedIn ti offre due strade principali per gestire il budget: puoi impostarlo a livello di “Gruppo di Campagne” o per ogni singola campagna. Se scegli il budget a livello di gruppo, puoi optare per un budget dinamico.

Immagina di avere un gruzzolo da spendere e di volerlo distribuire automaticamente tra le tue campagne in base a come stanno performando. Il budget dinamico fa proprio questo: sposta i soldi verso le campagne che stanno ottenendo i risultati migliori. Altrimenti, puoi decidere di assegnare un budget specifico a ogni campagna, scegliendo se impostarlo su base giornaliera (la spesa massima che sei disposto a investire ogni giorno) o totale (l’ammontare complessivo che vuoi dedicare alla campagna per tutta la sua durata).

E a proposito di durata, dovrai anche decidere per quanto tempo vuoi che la tua campagna sia attiva. Puoi impostare una data di inizio e di fine precisa, oppure lasciarla andare “a oltranza” e fermarla manualmente quando lo desideri.

Creazione del pubblico target: A chi vuoi far vedere i tuoi annunci?

Se la tua campagna fosse uno spettacolo teatrale, il pubblico target sarebbe il tuo parterre di invitati speciali. E qui LinkedIn si rivela un vero asso nella manica.

La piattaforma ti offre strumenti di targeting incredibilmente precisi, basati sulle informazioni professionali che gli utenti condividono.

Vuoi raggiungere solo i direttori marketing che lavorano nel settore tecnologico in Italia? Puoi farlo. Vuoi mostrare i tuoi annunci a ingegneri con più di dieci anni di esperienza nel campo dell’intelligenza artificiale? Nessun problema. Puoi filtrare il tuo pubblico in base al titolo lavorativo, al settore in cui opera l’azienda, alle dimensioni dell’azienda stessa e persino agli interessi professionali dei tuoi potenziali clienti.

Ma non finisce qui. LinkedIn ti permette anche di sfruttare le cosiddette “Matched Audiences”. Questa funzionalità ti consente di caricare liste di contatti che già possiedi (come indirizzi email o elenchi di aziende) e di far vedere i tuoi annunci solo a queste persone, o a persone con profili simili. È un modo potentissimo per fare retargeting (ovvero, raggiungere persone che hanno già interagito con la tua azienda) o per colpire account specifici che ti interessano particolarmente.

Immagine evocativa degli utenti di LinkedIn | Postpickr

Scelta del formato dell’annuncio: Quale vestito vuoi far indossare al tuo messaggio?

Una volta che hai ben chiaro a chi vuoi parlare, è il momento di decidere come vuoi farlo.

Pensa ai formati degli annunci come ai diversi vestiti che il tuo messaggio può indossare per catturare l’attenzione del tuo pubblico. LinkedIn offre un vero e proprio guardaroba di opzioni. Ci sono i “Contenuti sponsorizzati”, che si integranoFluidamente nel feed di notizie degli utenti. Questi possono essere immagini singole, caroselli (una sequenza di immagini o video) o video veri e propri. Poi ci sono gli “Annunci testuali”, più semplici e diretti, che compaiono in posizioni strategiche sulla piattaforma. Se vuoi avviare una conversazione più personale, puoi optare per i “Messaggi sponsorizzati”, che arrivano direttamente nella casella di posta LinkedIn degli utenti. Infine, ci sono gli “Annunci dinamici”, che si adattano automaticamente al profilo di chi li visualizza, mostrando, ad esempio, offerte di lavoro personalizzate o suggerimenti di persone da seguire.

Ogni formato ha i suoi punti di forza e si adatta meglio a specifici obiettivi. Dopo aver scelto il formato che fa per te, LinkedIn ti darà la possibilità di decidere dove mostrare i tuoi annunci. Puoi scegliere di farli vedere solo all’interno di LinkedIn oppure estendere la tua portata includendo una rete di siti web partner.

Creazione del contenuto dell’annuncio: Cosa scriverai di così interessante?

Ok, hai scelto il tuo pubblico, hai deciso il budget e hai optato per il formato dell’annuncio perfetto. Ora viene la parte più creativa (e, ammettiamolo, a volte un po’ stressante): creare il contenuto del tuo annuncio.

A seconda del formato che hai scelto, dovrai caricare immagini o video accattivanti, scrivere titoli che catturino l’attenzione in un batter d’occhio e inserire un link che porti le persone al tuo sito web o a una pagina specifica pensata apposta per la tua campagna (la cosiddetta landing page).

Ricorda, hai pochissimi secondi per fare una buona impressione, quindi sii conciso, chiaro e convincente. E soprattutto, non dimenticare di includere una “call-to-action” chiara e invitante. Cosa vuoi che le persone facciano dopo aver visto il tuo annuncio? Vuoi che visitino il tuo sito, che si iscrivano a un evento, che scarichino una risorsa gratuita? Dillo chiaramente! Usa verbi d’azione come “Scopri di più”, “Iscriviti ora”, “Scarica subito”.

Revisione e lancio: Ci siamo quasi!

Prima di premere il pulsante magico e mandare la tua campagna nel mondo, prenditi un momento per fare un controllo generale. È come rileggere un’email importante prima di inviarla: meglio essere sicuri di non aver commesso errori.

Ripercorri ogni passaggio: hai scelto il target giusto? Il budget è corretto? Il contenuto dell’annuncio è perfetto e il link funziona? Una volta che sei soddisfatto di tutto, LinkedIn ti chiederà di aggiungere un metodo di pagamento valido, come una carta di credito o di debito. Dopo aver inserito le informazioni di pagamento, la tua campagna entrerà in una fase di revisione. Un team di LinkedIn controllerà che il tuo annuncio rispetti le linee guida della piattaforma.

Una volta che la tua campagna sarà approvata (evvai!), diventerà finalmente visibile al tuo pubblico target.

Monitoraggio e ottimizzazione: Tieni d’occhio i risultati e migliora costantemente

Congratulazioni, la tua campagna è online! Ma il lavoro non è finito qui. Anzi, forse è appena iniziato.

Il bello del Campaign Manager è che ti fornisce una quantità incredibile di dati sulle performance della tua campagna. Tieniti stretto: dovrai tenere d’occhio metriche come le “impression” (quante volte il tuo annuncio è stato mostrato), i “clic” (quante persone hanno cliccato sul tuo annuncio), il “tasso di conversione” (la percentuale di persone che hanno compiuto l’azione desiderata dopo aver cliccato) e il “costo per risultato” (quanto ti è costato ottenere quel risultato). Questi dati sono la tua bussola. Ti dicono cosa sta funzionando e cosa invece ha bisogno di una rinfrescata.

Non aver paura di fare modifiche in corso d’opera. Se vedi che un annuncio non sta performando bene, prova a cambiare l’immagine o il testo. Se noti che un certo segmento di pubblico risponde meglio di un altro, concentra il tuo budget su quello. Il monitoraggio costante e l’ottimizzazione continua sono la chiave per massimizzare il ritorno sul tuo investimento pubblicitario e raggiungere i tuoi obiettivi di marketing su LinkedIn.

Leggi anche: LinkedIn e strategie di marketing per guadagnare clienti

Potenzia la tua strategia di marketing con i giusti tool

In questo articolo abbiamo esplorato i passaggi essenziali per configurare il LinkedIn Campaign Manager e creare campagne pubblicitarie efficaci. Dalla creazione dell’account pubblicitario alla definizione degli obiettivi, dalla scelta del pubblico target fino al monitoraggio delle performance, ogni fase richiede attenzione e strategia per ottenere risultati concreti. Come abbiamo visto, strumenti di segmentazione avanzata, formati di annunci personalizzabili e metriche dettagliate sono le risorse principali che LinkedIn offre per migliorare il tuo ROI e raggiungere i tuoi obiettivi di business.

Per gestire le tue campagne su LinkedIn in modo ancora più organizzato ed efficiente, puoi affidarti a PostPickr, una piattaforma che semplifica la gestione dei contenuti social e ti aiuta a pianificare, pubblicare e monitorare le tue attività su LinkedIn e altre piattaforme. Scopri tutte le funzionalità di PostPickr e inizia a trasformare la tua strategia social in un motore di crescita per il tuo business!


Come fare il setup del LinkedIn Campaign Manager: domande frequenti

Quanto costa fare pubblicità su LinkedIn?

La verità è che non c’è un prezzo fisso. Il costo della pubblicità su LinkedIn è influenzato da diversi fattori. Ad esempio, se il tuo obiettivo è generare lead, potresti pagare un certo importo per ogni lead acquisito. Se invece punti alla notorietà del brand, il costo potrebbe essere calcolato in base al numero di volte in cui il tuo annuncio viene mostrato (CPM, costo per mille impressioni). Anche il tuo target di pubblico gioca un ruolo fondamentale: più il tuo target è specifico e ambito, più la concorrenza per raggiungere quelle persone sarà alta e, di conseguenza, più costerà. Un consiglio? Inizia con un budget più contenuto per fare dei test e capire cosa funziona meglio per te. Monitora attentamente i risultati e adatta il tuo budget di conseguenza.

Come posso essere sicuro di raggiungere il pubblico giusto?

La ricchezza di opzioni di targeting di LinkedIn è una benedizione, ma può anche diventare un rompicapo se non sai come utilizzarla al meglio. Un errore comune è creare un pubblico troppo ampio, finendo per mostrare i tuoi annunci a persone che non sono minimamente interessate a ciò che offri. Al contrario, un pubblico troppo ristretto potrebbe limitare la tua portata. La chiave è trovare il giusto equilibrio. Sfrutta al massimo i filtri di LinkedIn: definisci il settore, il titolo lavorativo, le competenze e gli interessi del tuo cliente ideale. Non aver paura di sperimentare con diverse combinazioni di criteri di targeting. E ricorda, puoi sempre affinare il tuo pubblico in base alle performance della tua campagna. Se noti che determinati segmenti non stanno interagendo con i tuoi annunci, puoi escluderli dalle tue future campagne.

Quali sono gli errori più comuni da evitare quando si crea una campagna su LinkedIn?

Uno degli errori più frequenti è non definire un obiettivo chiaro fin dall’inizio. Senza una meta precisa, la tua campagna rischia di disperdersi e di non portare i risultati sperati. Un altro errore comune è trascurare la qualità del contenuto dell’annuncio. Un testo poco interessante o un’immagine di bassa qualità difficilmente cattureranno l’attenzione del tuo pubblico. Inoltre, molti sottovalutano l’importanza della landing page. Se il tuo annuncio promette qualcosa ma la pagina a cui rimanda non è pertinente o non funziona correttamente, rischi di perdere potenziali clienti. Infine, non monitorare le performance e non ottimizzare la campagna in corso d’opera è un altro errore da evitare. Ricorda, il Campaign Manager è uno strumento potente, ma richiede una gestione attiva per dare il meglio di sé.