Grafica del podcast "Vendere sui social?" con due ospiti, in collaborazione con PostPickr.

 

Negli ultimi decenni, i social media hanno permeato le nostre vite in modi imprevedibili. Piattaforme come Facebook, Instagram e TikTok hanno rivoluzionato la nostra modalità di connessione, comunicazione e persino di fare affari.

Non posso che confermarlo, in quanto io stesso li sfrutto quotidianamente per il mio business!

Tuttavia, rispetto a qualche anno fa, qualcosa è cambiato e proprio al riguardo c’è un pensiero che non riesco a togliermi dalla testa: ciò che inizialmente appariva come incredibilmente innovativo e originale nei social media, oggi sembra essersi trasformato in una sorta di routine priva di senso.

È come se i contenuti online stessero diventando sempre più superficiali e privi di valore autentico. Ci hai fatto caso anche tu?

Personalmente, mi è capitato spesso di trovarmi davanti a post che sembrano più finti di una parrucca in una sitcom degli anni ‘80. Questo rende la mia esperienza da utente, ma anche soprattutto da professionista, davvero controversa.

Che i social siano importanti per fare business e che ogni imprenditore NON possa farne a meno se vuole avere successo è un fatto innegabile.

Eppure, se tutto sembra un’immensa fuffa, come possiamo sfruttare il buono dei social network per vendere di più, senza cadere nell’errore di omologarci ai trend e inseguire unicamente la viralità?

Bella domanda: leggi questo articolo fino in fondo e troverai la risposta.

 

Esplorando il mondo contraddittorio dei social

Facciamo una velocissima carrellata dei social più popolari e “redditizi” per noi professionisti e imprenditori.

Cominciamo con il gigante per eccellenza, Facebook, che ha aperto le porte alla socializzazione online, trasformando radicalmente il modo in cui interagiamo con amici, familiari e aziende. Passiamo poi a Instagram, il regno dell’estetica e della narrazione visiva, dove la condivisione di foto e video offre un modo innovativo per raccontarsi agli altri. Continuiamo con X (ex Twitter), il maestro dei messaggi brevi e della diffusione rapida delle notizie, che in poco tempo è diventato il cuore pulsante della comunicazione in tempo reale.

Negli ultimi anni, poi, abbiamo assistito all’emergere di numerose nuove piattaforme social, ognuna con la sua identità e il suo pubblico distintivo.

Pensa a TikTok, il fenomeno globale che ha dato agli utenti la libertà di creare e condividere brevi video. Oppure a Twitch, Reddit, Snapchat. E, naturalmente, YouTube, un vero e proprio tesoro di contenuti multimediali: dai vlog ai video podcast, dalle ricette ai tutorial (a tal proposito, se ti interessa mettere il pilota automatico al tuo business dai un’occhiata al mio canale YouTube).

Sono sicuro che li conosci tutti (o quasi) e che anche tu hai ceduto alla tentazione di creare un account personale o business su queste piattaforme. Tuttavia, correggimi se sbaglio, nel corso degli anni il mondo dei social ha subito evoluzioni significative, ma non sempre positive.

Pensaci, all’inizio erano innovativi, originali e sinceri. Erano insomma reali, sia a livello personale che commerciale.

Ma ora, ad esempio, guarda Instagram: nato come i social delle foto, oggi tra filtri e reels (copiati da TikTok e ormai indispensabili se cerchi visibilità) ci mostra la “realtà” delle persone come loro vorrebbero che fosse, ma non come è davvero.

Oppure guarda Twitter (oggi X, appunto), che sembra stia diventando un’arena per polemiche, dove spesso si preferisce il clamore alla riflessione… “nel bene o nel male, purché se ne parli”.

Praticamente, quello che oggi vediamo sui social media è quasi tutto finto e artefatto. La spontaneità spesso è costruita a tavolino. E in tutto questo rumore, le vendite dei nostri business calano a picco.

Perfino i podcast, pur crescendo sempre più in popolarità proprio per via del loro essere diretti e originali, sembrano diventare sempre più patinati e politically correct.

È tutto da buttar via, insomma?

No, come sempre il bicchiere puoi vederlo mezzo pieno o mezzo vuoto. Non è tutto da buttar via, ma sa sicuramente serve qualcosa di diverso se vogliamo vendere sui social.

 

La rinascita dei social media

Sono fermamente convinto che quando si tratta di vendere la creazione di contenuti unici e strategicamente efficaci, capaci di catturare l’attenzione degli utenti e offrire “valore”, possa fare la differenza rispetto ai contenuti-aria-fritta.

Il punto è capire come trovare l’ago nel pagliaio, senza impazzire magari.

Ed è qui che strumenti di automazione e gestione efficiente dei social, come PostPickr, possono fare la differenza, semplificando il lavoro e aiutandoti a raggiungere i tuoi obiettivi.

Ed è qui che Radio Business Live, il video podcast senza peli sulla lingua curato da me e Alessandro Mazzù, può fare la differenza. In un mondo marcio e con sempre meno scrupoli, infatti, hai bisogno di chi ti dice le cose come stanno, con sincerità e professionalità.

Hai bisogno di capire bene come sfruttare i social media per vendere (per vendere per davvero).

Hai bisogno però anche di qualcos’altro. Hai bisogno di dire la tua, partecipando attivamente alla conversazione.

E allora sintonizzati sulla terza puntata di Radio Business Live intitolata “Ma davvero pensi di vendere con i Social Media?”.

Perché non solo grazie a esperti di digital marketing e imprenditori di successo (tra cui il fondatore di PostPickr, Maurizio Lotito), ti aiuteremo a vendere di più e uscire dall’anonimato dei social senza fare balletti (promesso).

Ma potrai anche telefonarci in diretta (eh già, come nelle radio – ecco perché il podcast si chiama così), e raccontarci il tuo punto di vista o chiederci quello che ti pare. Insomma, essere parte attiva della chiacchierata.

E non temere, se proprio non potrai esserci il 16 maggio alle ore 13.00, potrai comunque partecipare alla conversazione guardando la replica e scrivendoci attraverso i commenti.

Insomma, sia come sia, hai la possibilità di fare la differenza.

Nei tuoi social e nella tua vita.

Ti aspettiamo!

 

Stefano De Carlo – Imprenditore, formatore, autore e padre ❤️ Il suo chiodo fisso è aiutare gli imprenditori di tutto il mondo (sì, Stefano è un tipo ambizioso) a mettere il pilota automatico al proprio business e vendere senza stress. Per scoprire come, visita la prima Biblioteca delle Automazioni.

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