Social Media Monitoring - Immagine di copertina

 

Per rispondere a questa prima domanda, basterebbe forse ricordare che ad ogni minuto che passa quasi 4 milioni di post vengono pubblicati sui principali social media. Parliamo quindi di tantissimi “dati sociali”, gratuiti e disponibili per tutti.

Ma la sfida, come sempre, è trovare i dati rilevanti solo per noi.

Le statistiche ci mostrano che circa il 90% dei post social riguardanti brand e influencer vengono ignorati dai destinatari del messaggio. È qui che entra in gioco social il media monitoring.

Cos’è il monitoraggio dei social media?

A prima vista, il monitoring dei social è un’idea abbastanza semplice: imposti le parole chiave e ne segui l’eco sui social media. Ma molti marketer non capiscono il potere del social media monitoring e non riescono a sfruttarlo al massimo delle sue potenzialità.

Le varie scuole di pensiero in questo ambito sicuramente non aiutano, cercando sempre di puntualizzare le definizioni di termini come “Social media monitoring”, “Social media listening” o “Social media intelligence”. In realtà, tutti questi possono essere usati in modo intercambiabile.

Utilizzi principali del social media monitoring

Solitamente pensiamo che la social media intelligence consista nel monitoraggio del proprio nome o del proprio brand.

In realtà, utilizzando uno strumento di social media monitoring, possiamo fare tantissime altre cose:

  • Monitoraggio del brand
  • Monitoraggio della concorrenza
  • Sviluppo del prodotto
  • Influencer marketing
  • Content marketing

Il risultato dipende dalle parole chiave che scegliamo di monitorare e dalle metriche di misurazione che saranno a nostra disposizione.

Ecco perché è importante cercare uno strumento professionale e completo, il cui servizio includa un setup ragionato da parte di persone con esperienza in questo campo.

Ora, approfondiamo e vediamo come è possibile utilizzare esattamente l’ascolto sociale per far crescere la tua attività.

Monitoraggio del brand

Quasi tutti i tool di social media monitoring hanno funzionalità di analisi che ti permettono di vedere come la percezione online del tuo marchio cambia nel tempo.

La crescita dei follower dei nostri canali social è sicuramente un aspetto importante da seguire. Così come l’andamento delle citazioni nel tempo.

Quante persone parlano di noi e del nostro prodotto ogni giorno, e in quali orari della giornata?

Osservando i picchi di visibilità, potremo capire la reale motivazione che spinge gli utenti a parlare di noi.

Analizzando il sentiment nel tempo, dobbiamo invece verificare eventuali cambi repentini di umore. È importante fare questa verifica periodicamente, perché la crescita improvvisa dei volumi e lo scostamento del sentiment medio sono il preludio di una crisi social in arrivo.

Monitoraggio della concorrenza

Oltre a monitorare il nostro brand o noi stessi in quanto influencer, è sempre una buona idea monitorare i nostri concorrenti.

Possiamo quasi intravedere cosa stanno facendo, imparare dai loro errori o trovare ispirazione nel loro successo.

Il social media monitoring ci permette di automatizzare la raccolta di tutti i loro post social e le citazioni da parte di terzi, di misurare la crescita dei loro follower e seguire l’andamento del loro engagement rate.

Potremo scoprire il sentiment preponderante verso di loro, gli influencer migliori e le piattaforme a cui stanno dando la priorità.

Usiamo questi dati per capire cosa funziona davvero, in modo da “rubare” sole le idee migliori!

Sviluppo del prodotto

La prima regola del business è quella della domanda e dell’offerta.

Ecco perché è così importante capire di che cosa le persone hanno bisogno per avere successo.

Solitamente una parte del budget di marketing viene spesa per provare a rispondere a questa domanda. Organizziamo focus group, inviamo sondaggi e chiediamo feedback con un unico obiettivo: offrire ai nostri clienti il ​​prodotto che desiderano acquistare.

Questo è più che normale. Quello che è un po’ meno “normale” è, invece, il fatto che molte aziende e molti influencer stiano ancora ignorando il modo più semplice e veloce per scoprire cosa vogliono le persone.

Solo monitorando la frase “ho fame di” è possibile scoprire i gusti di tantissimi utenti che esprimono il proprio pensiero liberamente su Instagram e Twitter. Questa stessa ricerca potrebbe dare ad aziende e piccoli business del settore food un’idea più chiara di come rendere i loro prodotti migliori e i loro clienti più felici.

Influencer marketing

Le campagne di marketing veicolate tramite gli influencer non sono una novità, ma hanno fatto molta strada da quando Michael Jordan promuoveva le sneaker.

Ora abbiamo un modo per promuovere il nostro prodotto attraverso canali che le persone effettivamente conoscono e utilizzano per interagire nella vita di tutti i giorni.

Con i tool di social media monitoring più avanzati, è possibile scoprire chi sono gli influencer del brand e applicare tantissimi filtri per capire quali sono gli influencer corrispondenti ad ogni argomento specifico.

Ma perché dovremmo seguire, in modo sistematico, gli influencer che ruotano intorno al nostro brand? La risposta è semplice: perché gli influencer hanno un pubblico che si fida di loro, quindi le loro raccomandazioni diventano più efficaci.

Evidentemente i consumatori apprezzano l’autenticità.

Content marketing

Quante volte abbiamo visto post che iniziano con la formula “Qualcuno mi può raccomandare” su Twitter, Facebook o Quora? Immaginiamo che la nostra attività combaci in modo perfetto alle necessità esposte nel post.

Quindi, utilizzando uno strumento di social media monitoring, possiamo individuare potenziali clienti che sono già interessati al nostro prodotto e promuoverci verso di loro in modo organico.

Così, invece di mandare un messaggio contenente un link al tuo sito web, potremmo proporre un articolo del blog della nostra società che risponde a quella precisa domanda.

Ricordiamoci che non tutti i nuovi lead devono diventare una vendita istantanea. A nessuno piace essere considerato come una semplice opportunità per fare soldi. Quindi, almeno online, è meglio non essere dei venditori aggressivi.

Mentre facciamo questo, il social media monitoring terrà traccia di tutti gli articoli condivisi dal nostro blog anche quando non viene taggato il nostro profilo social.

Dal momento che il nostro content marketing è davvero importante, possiamo utilizzare il monitoraggio anche per scoprire gli argomenti più interessanti per la nostra audience. Come scegliere il giusto tool di social media monitoring?

Il mondo dei tool per il monitoraggio dei social media è vasto e logicamente ognuno ha la necessità di differenziarsi dai competitor.

Esistono tool che si concentrano solo su una piattaforma unica come TweetDeck, sui canali proprietari come SocialBakers oppure su tutti i principali social media come Brandwatch.

Noi all’Eco della Stampa abbiamo scelto la strada del social media monitoring di tutti i principali social media, con in più la possibilità di integrare i post e le metriche social con i risultati provenienti dalla stampa e dal web.

Questo vuol dire che con il nostro Eco Social è possibile seguire le citazioni del brand sui social network, ma anche comparare i valori di reach ed engagement con la visibilità proveniente dagli articoli pubblicati su siti web e blog, articoli sulla stampa o programmi trasmessi su radio/televisione.

È importante sapere che tutti i dati monitorati dai tool di social media monitoring sono pubblici. Ciò significa che nessuno di questi strumenti infrange le normative della privacy.

In conclusione

In breve, scegliendo il tool di social media monitoring adatto alle nostre necessità, possiamo ottimizzare e potenziare la crescita del nostro business sotto tutti i punti di vista. Il tool diventerà così un luogo dove trovare ispirazione e spunti.

Seguendo le metriche in tempo reale, possiamo davvero migliorare la nostra comunicazione ogni giorno!

 

Pietro Biglia – Mi occupo di marketing a L’Eco della Stampa e provo ad esplorare tutte le opportunità di miglioramento nella grande era digitale di oggi. Vedo il mio lavoro come un modo innovativo per attrarre interesse e costruire una narrazione nel frattempo. Il bello delle storie è che hanno senso ovunque vadano, anche quando qualcosa va storto!
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