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I miei consigli per fare dell’algoritmo TikTok il tuo migliore alleato
Se TikTok è diventato uno dei social media più popolari negli ultimi due anni, gran parte del merito va al suo algoritmo, capace di catalizzare l’attenzione delle persone sui contenuti postati dai vari TikToker e prolungare la loro permanenza all’interno dell’applicazione per molto tempo. Se ambisci a ottenere successo su TikTok o vuoi usarlo per spingere il tuo business, con una minima conoscenza del suo funzionamento avrai maggiori probabilità di riuscirci.
In questo articolo ti aiuterò a capire come funziona l’algoritmo di TikTok e in che modo propone i video ai suoi utenti. Inoltre ti suggerirò come gestire il tuo profilo in maniera ‘algorithm friendly’.
Come funziona l’algoritmo di TikTok
A livello teorico, avere degli utenti attivi che trascorrano molto tempo al loro interno è l’obiettivo di tutti i social media; la piattaforma cinese ci sta riuscendo meglio degli altri, e le motivazioni sono strettamente legate al modo in cui opera il suo algoritmo. Non a caso, nonostante TikTok sia ancora distante per numero di iscritti da colossi con anni e anni di storia alle spalle come Facebook e Instagram, da quando ha iniziato a diffondersi nel mondo occidentale ha subito sorpreso per la sua capacità di generare interazioni e trattenere gli utenti molto a lungo.
Ma cosa ha di speciale questo algoritmo?
Beh, dal punto di vista tecnico non lo sapremo mai (anche perché dalle parti di Pechino la cosa non sarebbe gradita). Tuttavia, alla luce del successo ottenuto, possiamo dire che è capace come pochi a mostrare alle persone i contenuti giusti, creando una sorta di ipnosi che le tiene incollate allo smartphone. Ed è questo il motivo per cui TikTok ha un tasso di coinvolgimento e un numero di interazioni così alto in proporzione agli utenti (che – chiariamoci – non sono pochi, ma sono comunque meno di altre piattaforme più datate).
Rispettando alcune buone abitudini, puoi far sì che i tuoi video vengano proposti alle persone giuste e la loro diffusione si sviluppi con un effetto a catena, dando così un’impennata anche al numero di follower del tuo profilo. Vediamo, dunque, con quali azioni puoi sfruttare a tuo vantaggio il funzionamento dell’algoritmo di TikTok.
Leggi anche: I migliori hashtag per TikTok: come individuare i più efficaci per il tuo progetto
Questo potente algoritmo sembra analizzare i video condivisi nel giro di poche ore. In base ai risultati di queste analisi, esso decide quali video spingere e inserire nella sezione “Per te” degli utenti indicizzati per quel tipo di contenuto. I parametri che l’algoritmo prende in considerazione sono principalmente le condivisioni, i commenti, il completion rate e il retention rate. Se un video viene condiviso da utenti diversi dai creator e riceve molti commenti, manda un segnale di gradimento piuttosto chiaro all’algoritmo; allo stesso modo, i contenuti che vengono visualizzati per intero (o quasi) e magari rivisti più di una volta si segnalano come contenuti apprezzati e potenzialmente virali.
I video che passano questo esame vengono letteralmente ‘pompati’ dall’algoritmo e diffusi a macchia d’olio. Ovviamente, affinché la loro diffusione organica possa essere fedele al principio cardine della piattaforma (ovvero offrire agli utenti i contenuti che gli interessano), è fondamentale che questi siano indicizzati. D’altronde, se non lo fossero faticherebbero a soddisfare i parametri che l’algoritmo utilizza per selezionarli e premiarli.
Lo strumento che ti consente più di tutti di indicizzare i video è l”hashtag. Utilizzando i tag giusti, avrai maggiori probabilità di ottenere visibilità nelle prime ore che seguono alla pubblicazione e, soprattutto, di generare interazioni. Con una buona indicizzazione, infatti, i tuoi contenuti verranno visti da persone potenzialmente interessate alle tematiche che affronti e al loro gradimento potrebbero seguire le azioni per cui l’algoritmo ti attribuisce un buon punteggio. Questo, ad esempio, sarebbe più difficile senza indicizzazione, anche se i tuoi video venissero visti da un numero maggiore di utenti. Infatti, se la maggior parte di questi saranno fuori target, difficilmente interagiranno (anzi, probabilmente passeranno al video successivo dopo pochi secondi).
Quali sono gli orari migliori per postare e sfruttare la potenza dell’algoritmo di TikTok
Oltre agli hashtag, sulla diffusione incide molto anche il momento in cui un video viene pubblicato. Ok, hai creato un video divertente e interessante, e lo hai tappezzato di hashtag per indicizzarlo nel migliore dei modi. Tutto perfetto, ma voglio farti una domanda: se lo pubblichi in una fascia oraria in cui su TikTok c’è lo stesso affollamento del deserto del Sahara, credi che riceverai le impression necessarie a dare all’algoritmo i segnali giusti?
Ovviamente no! Dunque, dato che le prime ore sono decisive, per aumentare le tue chance faresti bene a postare i tuoi contenuti negli orari in cui l’engagement è più alto. Per individuare i momenti giusti ti basterà attivare un account Pro e accedere alla sezione Analytics, dove potrai esaminare i dati statistici del tuo profilo e scoprire in quali giorni e in quali fasce orarie i tuoi follower sono più attivi sulla piattaforma.
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In conclusione
L’algoritmo di TikTok è una risorsa che dovresti sfruttare per gestire al meglio il tuo profilo e ottenere grandi soddisfazioni da questo social network. Tuttavia, creare contenuti di qualità in maniera improvvisata è molto difficile, e per condividerli nei momenti giusti dovresti diventare schiavo della piattaforma. Fortunatamente, però, puoi elaborare una strategia di social media marketing basata su un calendario editoriale in modo da avere i video pronti in anticipo e programmare la loro pubblicazione. Per farlo, faresti bene a servirti di un buon tool per la gestione dei social media.
Postpickr offre la possibilità di creare e pianificare i contenuti di TikTok e di tanti altri social media, con un grande vantaggio: è un software Made in Italy, dunque non avrai alcuna difficoltà a gestire i tuoi progetti e, in caso di dubbi o problemi, potrai contare su un supporto in lingua italiana.
