L’importanza della profilazione sui social media

Pubblicare sui social media senza sapere a chi stai parlando può risultare efficace quanto parlare davanti a uno specchio in una stanza vuota. (“C’è nessuno-uno-uno-unooo?”)

Se non hai idea di quali siano le persone a cui ti rivolgi, finirai per parlare con tutti – che spesso e volentieri significa parlare con nessuno – e, con tutta probabilità, i tuoi post faranno la stessa fine delle migliaia di contenuti che vengono abbandonati dopo un nanosecondo.

Ecco perché è importante conoscere il proprio target di riferimento tramite la creazione di una o più buyer persona, e in questo articolo ti spiegherò in che modo sfruttare questo strumento nel social marketing, anche grazie all’utilizzo di un gestore dei social media.

 

Cos’è e a cosa serve una buyer persona?

In tutte le attività commerciali, nel marketing e nel business in generale, c’è una figura astratta (ma mica tanto) definita con la dicitura “buyer persona”.

Ma cosa si intende con questa definizione?

Cosa sono esattamente le buyer persona e qual è il loro ruolo?

Iniziamo col chiarire subito che le buyer persona vengono create dalle aziende in seguito a un’accurata fase di studio e di analisi che prevede l’utilizzo di diversi strumenti.

Si tratta, di fatto, dei profili di clienti ideali su cui potrebbe fare presa una determinata categoria di prodotti o servizi, e vengono generati sulla base di questionari interni ed esterni, ricerche di mercato, ecc.

Qualsiasi realtà di business ha bisogno di avere come riferimento una o più buyer persona per poter pianificare le proprie strategie di marketing, e per comunicare con i potenziali clienti nella maniera più appropriata.

Ma non si limita tutto al marketing e alle vendite.

Condividendo le informazioni sulle buyer persona con l’intera organizzazione aziendale, la comprensione dei propri consumatori ideali può essere totale, e questo favorisce l’allineamento con le loro preferenze.

In che modo?

Lo vediamo subito.

 

Perché è importante creare buyer personas

 

I vantaggi di avere una o più buyer personas

A prescindere dal settore in cui un professionista o un’azienda sono impegnati, avere uno o più profili di clienti appartenenti al tuo target di riferimento garantisce una serie di benefici tangibili.

Lo sviluppo dei prodotti

Quando si tratta di sviluppare prodotti o servizi, le buyer persona offrono spunti interessanti, sui quali ci si può basare per eventuali miglioramenti e modifiche. Nel caso in cui tu (o l’azienda per la quale lavori) fossi attivo su vari fronti, far riferimento alle buyer persona ti permetterebbe di identificare le aree di intervento ad alta priorità.

Il marketing mirato

Un altro grande vantaggio di avere a disposizione delle buyer persona ben definite è il marketing mirato. Fare marketing come se stessi andando a pescare a strascico lascia troppo spazio alla casualità (potresti andare fuori target).

Conoscendo bene i clienti tipo, sarai in grado di adattare i tuoi contenuti di marketing alle caratteristiche che meglio si adattano alla loro personalità e potrai costruire relazioni a lungo termine con essi.

Il supporto al cliente

Conoscere i principali problemi dei tuoi clienti può aiutarti a garantire loro un supporto maggiore, grazie a una comunicazione mirata. Inoltre, tramite l’utilizzo dei dati raccolti, potrai sempre effettuare analisi accurate sull’eventuale innalzamento del grado di soddisfazione.

E a proposito di dati, nella creazione delle buyer persona è necessario andare oltre quelli demografici e concentrarsi anche sui comportamenti e sugli interessi dei potenziali clienti.

Vediamo, dunque, come si ottengono le informazioni in base alle quali viene configurata una buyer persona.

Leggi anche: Calendario editoriale social: cos’è e come si crea

 

Come si creano le buyer personas per il social marketing

La creazione di modelli di clienti tipo a cui rivolgersi sui social media è un’attività a ciclo continuo.

Questo perché le caratteristiche e le necessità delle persone cambiano in continuazione, mettendo le aziende nelle condizioni di dover aggiornare periodicamente i profili delle buyer persona.

Per farlo, si ricorre a diversi strumenti, che possono essere utilizzati sui clienti già esistenti, su quelli potenziali e su quelli che ancora non conoscono l’azienda.

Le interviste sono indubbiamente il metodo che consente di individuare con maggiore precisione le informazioni utili alla profilazione, in quanto il dialogo è diretto e la possibilità di porre diversi tipi di domande permette di esplorare livelli più profondi nei soggetti intervistati.

È chiaro che un lavoro simile richiede tempo e impegno, ma fornisce anche risultati dettagliati.

Un altro modo che consente alle aziende di tracciare il profilo delle buyer persona è quello di ricorrere ai sondaggi, che possono essere condotti tramite posta o via e-mail, tramite telefono o sul web.

Ognuna di queste metodologie ha i suoi aspetti positivi e negativi.

Prendiamo, ad esempio, i sondaggi telefonici: i risultati che offrono sono veloci e immediati, ma non permettono di mostrare immagini agli intervistati. Di contro, i sondaggi via posta sono caratterizzati da tempistiche molto lunghe, ma consentono di dare alle persone degli elementi visivi.

I sondaggi effettuati via mail sono la naturale evoluzione di quelli via posta, con il vantaggio di essere più veloci. È ovvio, però, che per portarli avanti è necessario avere accesso a una lista di indirizzi e-mail dei consumatori.

 

Nella pianificazione delle attività sui social le buyer personas sono un elemento fondamentale

 

Un sondaggio sul web consente di ottenere riscontri veloci e aggiornati, e può essere posto in coda a una pagina d’acquisto. In genere, è suggeribile optare per domande brevi a risposta multipla, di rapida esecuzione.

Ci sono poi i feedback, che sono in grado di offrire spunti di riflessione molto interessanti.

Chi può darli?

Indubbiamente le figure impegnate nelle vendite: dal momento che lavorano a stretto contatto con i consumatori finali, conoscono meglio di chiunque altro le tipologie di clienti e le loro preferenze. Seguendo lo stesso principio, anche i team di customer service possono far emergere informazioni interessanti per la profilazione, dato che ricevono costantemente domande da parte dei consumatori.

Vediamo, adesso, come mettere questo strumento al servizio del marketing sui social.

 

Come gestire il marketing sui social sfruttando la conoscenza delle buyer personas

Qualunque sia l’obiettivo di un’azienda, la conoscenza delle buyer persona è un elemento fondamentale, ma non l’unico.

Definite le caratteristiche delle persone in target, per raggiungerle e comunicare con loro in maniera efficace e convincente è necessario un lavoro di programmazione.

Sui social media, così come su altri canali comunicativi, è importantissimo avere un piano d’azione chiaro, che non lasci spazio a errori e all’improvvisazione. Per controllare e pianificare la pubblicazione dei post sui diversi social network è importante disporre di una piattaforma di gestione che consenta di pianificare ogni mossa in anticipo.

Se programmi di pubblicare un’offerta promozionale in una data precisa, e sai che il tuo cliente target su Facebook è attivo in una fascia oraria diversa da quella di un cliente target su Instagram o su qualsiasi altro network, gestire il tutto manualmente potrebbe farti svalvolare facilmente.

Ecco perché PostPickr è il tool per la programmazione sui social di cui hai bisogno.

Con il nostro software potrai gestire tutti i tuoi progetti di social marketing sui diversi canali in maniera semplice, rapida e intuitiva, avrai modo di redigere il calendario editoriale e potrai pianificare la pubblicazione dei post da un’unica sorgente, sfruttando diverse funzionalità.

 

In conclusione

Programmare i contenuti sui social media senza un social manager tool può essere complicato come ottenere mille “like” su LinkedIn con una tua foto appena sveglio. (“No, non sono Scarface: è solo il segno del cuscino!”)

Il fatto di dover scrivere e pianificare i tuoi contenuti uno alla volta, saltando da un network all’altro, può farti perdere il filo e portarti addirittura a tralasciare qualche pubblicazione, rendendo il tuo lavoro inefficace.

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