Così puoi scoprire se una campagna pubblicitaria su Facebook sta funzionando

Nel mondo del marketing sono diverse le strategie e le azioni alle quali le aziende e i professionisti scelgono di affidarsi per raggiungere i propri obiettivi. La pubblicità, naturalmente, è parte integrante di queste strategie e – se ben strutturata – può dare risultati significativi. Ma come si valutano questi risultati? Come fa un imprenditore a capire se le campagne di advertising lanciate dalla propria azienda stiano avendo successo? Come spesso accade, occorre prestare attenzione ai numeri. E sai perché? Hanno il pregio di non mentire mai.

Nelle prossime righe ti parlerò di una metrica fondamentale nel marketing, ovvero quella che consente di quantificare l’efficacia di una campagna pubblicitaria in base al ritorno sull’investimento.

 

Come si calcola il ROAS

 

ROAS: cos’è e come si calcola

Per definire una campagna pubblicitaria ‘profittevole’ è necessario avere la certezza che il budget stanziato per crearla venga recuperato e che essa produca un valore aggiunto. Lo strumento (o meglio, la metrica) che consente alle aziende di valutare una campagna di advertising è il ROAS (Return on Advertising Spend). Questa sigla sta a indicare il ritorno sulla spesa pubblicitaria. Vediamo come si calcola questo parametro.

Il ROAS viene calcolato in misura percentuale mediante una semplice formula matematica per cui i ricavi generati da una o più campagne pubblicitarie vengono divisi per l’importo speso per crearle. Dopodiché il risultato di tale calcolo viene moltiplicato per 100 così da ottenere la percentuale del ritorno sull’investimento fatto (da non confondere con il ROI, che è il ritorno sull’investimento generale, non limitato alla pubblicità). Ad esempio, se un’azienda investe 1.000 € per una campagna di advertising e grazie alla pubblicità realizza introiti pari a 3.000 €, il ROAS è del 300%.

Il calcolo del ROAS può essere applicato a tutti i tipi di pubblicità, inclusa quella sui social media. Dal momento che Facebook è ancora la piattaforma più popolare del mondo, probabilmente ti interesserà sapere come tenere sotto controllo il ROAS delle campagne di advertising che lanci su questo canale social. Ora lo scoprirai.

Leggi anche: Come fare pubblicità su Facebook: 5 consigli che funzionano (sul serio)

 

ROAS e Facebook Ads: ecco come monitorare questa metrica nel social di Meta

Quando un’azienda decide di lanciare delle campagne di advertising su Facebook le motivazioni possono essere tante: aumentare il numero di follower, promuovere nuovi prodotti, generare contatti, ecc. Naturalmente il fine ultimo è sempre quello di ottenere un aumento del fatturato, ma per raggiungere questo grande obiettivo occorre stimolare gli utenti con percorsi diversi che portino micro-conversioni.

Poiché molte di queste conversioni non generano un introito diretto, per calcolare il ROAS delle Facebook Ads è necessario assegnare un valore a ognuna di esse. Per farlo avrai a disposizione la sezione “Gestione Inserzioni” che ti consente di creare un codice HTML (chiamato “Pixel”) da inserire in tutte le pagine collegate alla campagna. A ogni conversione che non includa un ricavo economico diretto (come ad esempio l’acquisto di un prodotto o la sottoscrizione di un abbonamento) potrai associare un importo stimato per il valore che potrebbe generare, in modo da quantificare la resa dell’annuncio.

Una volta dato un valore alle conversioni e impostato il tracciamento delle campagne con il Pixel, potrai visionare il ROAS aggiornato in qualsiasi momento perché sarà Facebook a mostrartelo senza che tu debba fare calcoli. Gli strumenti della piattaforma, dunque, ti consentono di monitorare in tempo reale i risultati di ogni singola campagna a pagamento. 

Ok, in questo modo saprò qual è il ritorno sull’investimento fatto per la pubblicità. Ma come faccio a capire se il ROAS è positivo o negativo?

Domanda più che legittima. Devi sapere che non è un caso che io abbia riportato il valore del 300% nell’esempio fatto in precedenza: infatti, il ROAS è buono quando il rapporto tra ricavi e spese è di 3 a 1. Pertanto un ROAS superiore al 300% indica un buon ritorno sulle spese, mentre un ROAS inferiore al 300% è sinonimo di una campagna pubblicitaria da migliorare. 

 

Come migliorare il ROAS

 

Come migliorare il ROAS delle Facebook Ads

Se hai stabilito di inserire nel tuo calendario editoriale di Facebook una certa quantità di contenuti a pagamento e di mettere sul piatto un budget importante, è presumibile che tu voglia vedere dei risultati concreti, proprio come un contadino vuole vedere un raccolto dopo la semina.

Purtroppo, questo non accade sempre. Naturalmente, se il ROAS di una campagna evidenzia uno scarso rendimento occorre prendere dei provvedimenti. Premesso che ogni situazione andrebbe analizzata nella sua particolarità, in linea generale per migliorare il ritorno sulla spesa pubblicitaria bisognerebbe verificare se le immagini e i testi sono adatti al target a cui ci si rivolge, mettendo in conto anche la possibilità che questo non sia stato definito correttamente.

Anche limare le spese può essere uno stratagemma efficace per migliorare il ROAS: se affidi la gestione dell’advertising a terzi i costi delle campagne saranno più alti perché oltre al budget da mettere in gioco per gli annunci dovrai pagare anche un social media manager o un’agenzia; viceversa, occupandoti di questi aspetti internamente all’azienda (naturalmente per farlo bene occorre una struttura adeguata) limiterai la spesa iniziale. 

Leggi anche: Come gestire una pagina Facebook aziendale: 5 dritte per te

 

In conclusione

Sapere cos’è il ROAS e tenerlo sotto controllo è fondamentale per capire se le tue strategie di advertising stiano generando un utile e non una perdita per il tuo business. Affinché i tuoi annunci su Facebook generino un ritorno economico è importante che nell’impostazione dei tuoi contenuti tutto fili liscio.

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