Ecco qual è la funzione di queste particolari licenze 

Quando si svolge un’attività di social media marketing occorre fare attenzione a vari aspetti. I social media, infatti, sono regolamentati da varie norme, la cui violazione può portare conseguenze talvolta gravi. Una delle regole da rispettare nei social, ma non solo, è quella relativa al copyright, ben argomentato per altro nell’ottima guida dello studio legale Legal For Digital. Già, proprio così: hai presente quella canzone che ti piace tanto e vorresti inserire nel tuo nuovo video promozionale? Ecco, non commettere l’errore di usarla senza informarti sui diritti d’autore a cui è soggetta.

Certo, se chi ha creato l’opera ha deciso di proteggerla con le licenze Creative Commons, ti sarà più facile capire cosa puoi o non puoi farci. Questo tipo di licenze possono essere attribuite alle proprie opere dagli autori che non vogliono tutti i diritti riservati. Ma cosa sono queste licenze Creative Commons? E come si usano? Nelle prossime righe chiarirò tutto.

Cosa sono le licenze Creative Commons

Nel mondo del web circolano tantissimi video, audio, immagini e testi protetti da diritti d’autore. Il loro uso, ovviamente, è regolamentato da determinate licenze. A tal proposito, devi sapere che le opere di un autore possono seguire due modelli di protezione:

  • tutti i diritti riservati;
  • assenza totale dei diritti.

Nel primo caso qualsiasi tipo di utilizzo di un’opera necessita di una concessione da parte dell’autore stesso. Nel secondo, invece, il principio seguito dall’autore è quello denominato ‘some rights reserved‘, ovvero alcuni diritti riservati. Chi crea l’opera, dunque, non rinuncia in toto alla sua protezione bensì decide quali diritti concedere e quali riservarsi. Ed è proprio in tale contesto che vengono utilizzate le licenze Creative Commons.

Creative Commons è il nome di un’organizzazione no-profit americana operante su scala mondiale che nasce proprio per fornire licenze ai creatori. Un artista, un musicista o uno scrittore, nel momento in cui creano un’opera, ne diventano ‘proprietari’ impedendo ad altri di usarla senza una specifica richiesta. Un esempio che calza a pennello è l’utilizzo di una traccia audio per uno spot pubblicitario o per un film: chi intende inserire una melodia nel proprio contenuto artistico o commerciale non può farlo senza la concessione dell’autore proprio perché quell’opera è protetta.

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Le licenze Creative Commons, invece, consentono agli autori di concedere di default dei particolari permessi per l’utilizzo delle loro opere; in questo modo, chi desidera utilizzarle, modificarle e diffonderle è in grado di capire se lo può fare liberamente senza violare i diritti d’autore. Ma quali sono le concessioni regolamentate dalle licenze Creative Commons? Vediamolo subito.

 

A cosa servono le licenze Creative Commons

 

Come si possono usare le Creative Commons

Le due macro aree che costituiscono la struttura delle licenze Creative Commons sono la condivisione e la rielaborazione. Cosa significa? Beh, che quando un autore decide quale tipo di utilizzo vincolare o rendere libero con una licenza di questo tipo può scegliere tra diverse combinazioni, le quali includono la possibilità di trasmettere e distribuire un’opera e quella di riadattarla. In particolare, un autore può decidere quale livello di protezione attribuire alla sua opera in base a quattro clausole che, combinate tra loro, danno vita alle varie tipologie di licenza CC (Creative Commons).

Le clausole in questione, rappresentate da sigle identificative, sono:

  • la clausola ‘attribuzione’ (BY), che consente di copiare, distribuire, mostrare e riadattare l’opera (entro i limiti delle indicazioni dell’autore);
  • la clausola ‘non opere derivate’ (ND), che dà la possibilità di copiare, distribuire e mostrare solamente l’opera originale ma non opere derivate;
  • la clausola ‘non commerciale’ (NC), che consente quanto già detto qui sopra purché l’opera non venga utilizzata per scopi commerciali;
  • la clausola ‘condividi allo stesso modo’ (SA), che consente di distribuire i derivati dell’opera solamente alle stesse condizioni stabilite dalla licenza dell’opera originale.

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L’incrocio di queste clausole determina la nascita di sei licenze CC che definiscono in maniera precisa come si può utilizzare un’opera. Vediamo quali sono:

  1. Licenza Attribution (CC BY); si tratta della licenza più concessiva in quanto, come già detto, permette di utilizzare e condividere l’opera originale e i suoi derivati per qualsiasi scopo.
  2. Licenza Attribution NoDerivatives (CC BY-ND); con questa licenza è possibile utilizzare l’opera per tutti gli scopi descritti nella licenza Attribution, ma solo nella sua forma originale. Vietata, invece, la realizzazione di opere derivate.
  3. Licenza Attribution NoCommercial (CC BY-NC); in questo caso, è possibile utilizzare e condividere sia l’opera originale sia i suoi derivati, a patto che non vi siano scopi commerciali.
  4. Licenza Attribution ShareAlike (CC BY-SA); questa licenza consente tutti gli utilizzi purché un’eventuale opera derivata mantenga le stesse licenze dell’originale.
  5. Licenza Attribution NoCommercia-NoDerivatives (CC BY-NC-ND); con questa licenza è possibile usare e condividere solamente l’opera originale per scopi diversi da quelli commerciali.
  6. Licenza Attribution NoCommercial-ShareAlike (CC BY-NC-SA); un’opera protetta da una licenza simile può essere usata sia nella sua forma originale sia in quella rielaborata, ma non per scopi commerciali. Inoltre, alle opere derivate deve essere attribuita la stessa licenza.

 

In conclusione

In questo articolo ho voluto fare luce su questo particolare tipo di licenza e ti ho spiegato per cosa si possono usare le opere protette dalle sigle Creative Commons. Qualunque cosa tu abbia in mente per la tua strategia di social media marketing, ti consiglio di tenere sempre in considerazione l’aspetto relativo al copyright in modo da non andare incontro a denunce e multe. A tal proposito, devi sapere che il nostro tool per i social media include tra le sue integrazioni anche Canva, un software grazie a cui potrai usare immagini libere da copyright per i tuoi contenuti.

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