Ecco 3 passaggi fondamentali per posizionarsi su LinkedIn

Avere visibilità su LinkedIn senza una minima conoscenza dei parametri di indicizzazione è difficile quanto chiudere Resident Evil senza uccidere neanche uno zombie. (Proprio così: se gli spari alle ginocchia, quelli si rialzano!)

Un professionista o un’azienda a caccia di contatti su questa piattaforma social, agendo con approssimazione e superficialità, rischia di comunicare poco e male, e di dare una percezione sbagliata delle proprie skill. Il rischio, in questi casi, è di vanificare anni e anni di impegno.

In questo articolo ti spiegherò quali sono – a mio parere – le mosse che dovresti fare per rendere il tuo profilo LinkedIn altamente indicizzabile dal lato SEO.

 

Le frasi migliori lato SEO per LinkedIn

 

1) Vuoi indicizzare il tuo profilo LinkedIn? Comincia con una foto e una headline efficaci

Inutile far finta di nulla: in tutti i social network, LinkedIn incluso, quando si “atterra” su una nuova pagina, la prima cosa che si cerca è l’immagine. Se ciò è vero nelle piattaforme dedicate prevalentemente all’intrattenimento, ti sarà facile intuire quanta importanza possa avere questo aspetto in un social media rivolto a professionisti e aziende. In un contesto del genere, è ovvio che gli utenti abbiano bisogno di un riferimento visivo – che può essere una foto o un logo aziendale – per farsi un’idea della persona o azienda con la quale dovranno interagire.

L’assenza di una foto del profilo o una foto poco professionale contribuiscono in maniera significativa a ostacolare il posizionamento; pertanto, ti suggerisco di usare una tua foto a mezzo busto (o un primo piano) con lo sguardo rivolto leggermente a sinistra oppure una grafica che identifichi in modo chiaro e diretto la tua attività.

Sotto l’immagine del profilo, LinkedIn riserva un piccolo spazio destinato all’indicazione del luogo fisico in cui operi e a una breve presentazione. Ecco: la sezione chiamata ‘headline‘ assume un’importanza rilevante perché dà modo a chi visita il tuo profilo di capire in pochi secondi di cosa ti occupi. Questo, naturalmente, se il poco spazio a disposizione viene utilizzato bene. Cosa intendo dire? Che è sempre meglio evitare di impostare il lavoro generico che la piattaforma ti fa inserire, bensì è opportuno essere più precisi e diretti, lavorando anche in ottica SEO con una keyword che agevoli il posizionamento.

Un altro consiglio che ti do è di modificare l’indirizzo URL inserendo il tuo nome e, se possibile, una keyword: anche questo elemento, infatti, se ottimizzato, contribuisce a indicizzare la tua pagina.

Leggi anche: LinkedIn per aziende: come funziona e quanto costa

 

2) Informazioni personali ed esperienze: ecco dove mettere le parole chiave 

Sì, ok: una bella immagine del profilo e una headline curata nei minimi dettagli “acchiappa” l’utente. Ma poi? Una volta catturato il suo interesse, è necessario fornirgli le informazioni che lo convincano ad avviare una collaborazione. Per farlo, dovrai innanzitutto mettere a sua disposizione i tuoi contatti inserendoli nella parte destra del profilo. Tutto ciò che può avvicinare un potenziale cliente o recruiter a te è ben accetto: indirizzo mail, sito Internet, blog aziendale, link agli altri tuoi canali social, ecc.

Inoltre, dovresti prestare molta attenzione alla compilazione dello spazio riservato al riepilogo. Questa sezione è un’arma potentissima sia dal lato SEO sia a livello comunicativo. Ti consiglio di sfruttare i duemila caratteri messi a disposizione dal sito al meglio delle tue possibilità, descrivendo in modo chiaro, sintetico e professionale ciò di cui ti occupi e le tue precedenti esperienze lavorative. Anche qui, come nella headline e nell’URL, cerca di inserire parole chiave che possano indirizzare a te gli utenti che effettuano determinate ricerche. Ricorda che una pagina ottimizzata lato SEO non produce risultati solo all’interno della piattaforma ma anche su Google.

Per trovare le keyword più funzionali ai tuoi obiettivi puoi attingere da diversi strumenti: uno di questi è la barra di ricerca di Google che, in base alle tue ricerche, ti fornirà suggerimenti utili a capire cosa cercano le persone in relazione a determinate frasi o parole.

 

Come fare SEO su LinkedIn

 

3) Ottimizza la sezione delle competenze

Un altro aspetto che merita particolare attenzione è quello relativo alle tue competenze (o ai servizi che proponi). La sezione riservata alle skill ti offre la possibilità di indicizzare ulteriormente il tuo profilo perché ognuna di esse rappresenta, di fatto, una parola chiave che i tuoi potenziali clienti o datori di lavoro cercano.

Abbi cura, dunque, di dar loro risalto e di essere quanto più lineare possibile creando una continuità con ciò che scrivi nel riepilogo e nella headline. Inoltre, cerca di arricchire il tuo profilo con le conferme delle tue competenze da parte di altri professionisti o clienti con cui hai già lavorato; anche questi elementi contribuiscono al posizionamento della tua pagina.

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In conclusione

In questo articolo ho cercato di indicarti gli aspetti che, dal mio punto di vista, costituiscono le basi per un profilo LinkedIn ottimizzato dal punto di vista SEO. È bene sapere, però, che affinché la tua pagina ottenga risultati e acquisisca una certa continuità è fondamentale che le tue attività su di essa siano regolari e costanti

Per fare questo, è necessaria una strategia basata su un calendario editoriale ben strutturato. Inoltre, per assicurare alla tua attività una visibilità maggiore in diversi contesti, ti sarà utile usare anche altri canali social oltre a LinkedIn. Se vuoi gestire al meglio la pubblicazione dei contenuti sulle varie piattaforme, evitando di rimanere inattivo troppo a lungo o di condividere i tuoi post negli orari sbagliati, un social media manager tool è ciò che ti serve.

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