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Ecco come fare Seo su YouTube
Diciamolo chiaramente: per far sì che un video caricato su YouTube abbia successo e generi visualizzazioni e interazioni non è sufficiente che sia di buona qualità. Un contenuto tecnicamente impeccabile e potenzialmente interessante, infatti, rischia di restare nell’anonimato se chi lo carica non presta la giusta attenzione al suo processo di ottimizzazione.
Quando si parla di ottimizzazione non si può fare a meno di parlare di SEO. Nelle prossime righe scoprirai quali sono gli aspetti più importanti dell’ottimizzazione per i motori di ricerca in relazione ai contenuti di YouTube.
Come indicizzare un canale YouTube: l’importanza delle parole chiave
Poiché oltre a essere una piattaforma di condivisione video YouTube è anche un motore di ricerca, indicizzare un canale e i suoi contenuti è fondamentale affinché le persone che effettuano ricerche inerenti ai topic trattati in esso possano trovarlo. E da dove parte l’ottimizzazione SEO di un video? Naturalmente da una parola chiave intorno alla quale costruire il titolo del contenuto. Ad esempio, se vuoi realizzare un video che spieghi come si lucidano i fari dell’auto è importante che tu sappia qual è il tipo di ricerca che gli utenti di YouTube effettuano per trovare informazioni al riguardo.
Oltre a poter disporre di alcuni strumenti che svelano quali siano i trend di ricerca in merito a determinati argomenti, puoi ottenere informazioni utili sulle parole chiave anche dalla piattaforma stessa: quando digiterai una parola sulla barra di ricerca, infatti, YouTube mostrerà dei suggerimenti in base alle ricerche che le persone fanno in merito a quel topic. All’interno della piattaforma potrai trovare ottimi spunti per le parole chiave anche nei video di altri canali simili al tuo andando a spulciare tra i titoli che stanno riscuotendo maggiore successo.
Trovare una keyword intorno alla quale sviluppare il titolo del tuo video, dunque, è un tassello fondamentale per ottimizzarlo per il traffico organico. Ma siamo sicuri che sia sufficiente?
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Come si ottimizzano i metadati di un video
Indubbiamente costruire il titolo di un video su una parola chiave che gli utenti target cercano spesso è una mossa importantissima, ma da sola non garantisce il suo successo. La piattaforma, infatti, per indicizzare i nuovi contenuti ha bisogno di ulteriori informazioni e in questo processo sono fondamentali le prime 48 ore. È per questo che dovresti ottimizzare i metadati nel momento stesso in cui pubblichi il video e non in un secondo momento, quando YouTube ha già bollato il tuo video come ‘inaffidabile’.
Ma quali sono i metadati da ottimizzare in un video su YouTube? Beh, tanto per cominciare è importante scrivere una buona descrizione che contenga parole chiave correlate alla principale nella prima parte del testo (quella che gli utenti possono leggere senza dover cliccare su “Mostra altro”). Oltre alle keyword è importante inserire anche elementi utili agli utenti come i link al sito, al blog o agli altri social media.
Il primo impatto visivo può convincere una persona a fare click sul video: un’anteprima creata da te e non da YouTube in maniera automatica ha maggiori probabilità di attirare l’attenzione. Ovviamente, poiché la piattaforma ha interesse che i contenuti siano ottimizzati per i vari tipi di dispositivi, è importante che la miniatura del video abbia delle dimensioni appropriate (meno di 2 MB, 1280×720 pixel e formato 16:9) e il formato giusto (bmp, png, jpg o gif).
Un altro elemento che consente a YouTube di indicizzare un video e attribuirgli autorevolezza sono i tag e gli hashtag. Entrambi forniscono informazioni circa il contenuto e lo categorizzano aiutando la piattaforma a mostrarlo alle persone giuste. Per trovare quelli più adatti, però, è opportuno ricorrere a tool professionali. E allora vediamo quali sono gli strumenti utili in fase di ottimizzazione SEO su YouTube.
Google Trends, TubeBuddy & company: gli strumenti per la SEO di YouTube
Osservare i video pubblicati da altri YouTuber e fare affidamento sul completamento automatico delle ricerche sono azioni utili ma insufficienti a dare la certezza di fare SEO su YouTube con la massima efficienza. Fortunatamente esistono dei tool che consentono di analizzare i dati che possono incidere sull’indicizzazione.
Prendiamo, ad esempio, la scelta delle parole chiave: uno strumento come Google Trends ti consente di sapere quali sono le ricerche più effettuate in un determinato periodo (filtrate anche in base alla zona geografica) e le parole chiave più popolari. Per quanto riguarda la scelta dei tag più adatti ai tuoi contenuti, invece, puoi sfruttare un’estensione gratuita di YouTube, ovvero TubeBuddy. Questo tool è molto utile anche per altri aspetti gestionali del canale poiché consente di monitorare i risultati dei tuoi video e di confrontarli con i concorrenti.
In tema di monitoraggio delle prestazioni e del pubblico non si può fare a meno di YouTube Analytics, strumento interno della piattaforma che mette in mostra diverse metriche e permette di analizzare l’andamento della tua social media strategy sul tubo. Canva, invece, è un tool utilissimo per realizzare le anteprime dei video in quanto mette a disposizione vari template, font e immagini.
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In conclusione
Curare la SEO è importante su YouTube ma anche su altri social network. Tuttavia, questo è solo uno degli aspetti che incidono sul raggiungimento degli obiettivi di una strategia di social media marketing. Per gestire al meglio tutti i social media inclusi in una strategia di questo tipo è consigliabile utilizzare un social media manager tool che consenta di velocizzare e semplificare la creazione e la pianificazione dei contenuti presenti nel calendario editoriale.
La nostra piattaforma per la gestione dei social, oltre a includere funzionalità e integrazioni utili (Canva compreso), è sviluppata in lingua italiana.